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Banco del Muturo Soccorso, Vittorio Nocenzi: "Ripartiamo da Ludovico Ariosto"

Il leader dello storico gruppo racconta a Tgcom24 il nuovo album "Orlando: le forme dell'amore"

di Giancarlo Bastianelli
23 Set 2022 - 12:41
 © Ufficio stampa

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Orlando: Le Forme dell’Amore” è il nuovo lavoro discografico del Banco del Mutuo Soccorso, progetto alla cui guida è Vittorio Nocenzi, che fondò la mitica band all’inizio degli anni 70, portandola ai vertici del rock italiano ed internazionale. Vittorio Nocenzi ama questo disco come un padre ama un figlio; un album frutto di quella che lui stesso ha definito una "gestazione" durata nove anni, anziché nove mesi. Nocenzi, forte della sua sensibilità e dell’intuito, ha saputo unire musicisti di generazioni differenti che, oltre all’amore per la musica, sono accumunati dalla passione per il Banco e per musicisti storici come Vittorio, il fratello Gianni, Francesco di Giacomo e Rodolfo Maltese, che iniziarono e svilupparono il percorso della band. Tony D’Alessio, cantante che ha raccolto la difficile “eredità” musicale ed intellettuale di Francesco di Giacomo, è un fan della band fin dal primo album realizzato 50 anni fa. Della attuale line-up del Banco fanno parte, oltre a Vittorio Nocenzi, Filippo Marcheggiani alla chitarra elettrica, Nicola Di Già alla chitarra ritmica, il bassista Marco Capozi, Fabio Moresco è alla batteria.

Proprio Vittorio Nocenzi rievoca il momento della nascita di "Orlando: Le Forme dell’Amore". "Nel 2013 eravamo in studio con Francesco di Giacomo -, racconta Nocenzi -, venne trovarci mio figlio Michelangelo, che mi fece ascoltare alcune sue composizioni. La musica colpì profondamente sia me che Francesco per il fascino che emanava e le sensazioni che provavamo ascoltandola. Fu proprio Michelangelo che ci suggerì di utilizzarle per un progetto ispirato al capolavoro letterario di Ludovico Ariosto "L'Orlando Furioso". Proprio con un verso tratto da questa Opera, si apriva il nostro primo album "Banco del mutuo Soccorso" del '72 che tutti conoscono come il "Salvadanaio".

Il lavoro ha avuto una lunga gestazione… 

Si in maniera determinante sui tempi della sua realizzazione, ha inciso la scomparsa improvvisa di Francesco, che per noi è stato come uno tsunami; poi la Pandemia che ha ritardato ulteriormente il tutto. Nonostante questo, mi considero soddisfatto del "prodotto", tutti i membri del gruppo hanno fatto la loro parte, contribuendo a mettere in campo un progetto ricco di musica ma anche con testi raffinatissimi creati da Paolo Logli.

La famiglia Nocenzi ha giocato un ruolo importante... 

Indubbiamente mio figlio Michelangelo, che mi ha supportato in questi anni nella composizione e nell'esecuzione. Mia figlia Viola, che canta in “L’Amore Accade”, è l'ennesima gemma di questo disco.

© Ufficio stampa

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Ora “Orlando: Le Forme dell’Amore”, spiccherà il volo.

Si, saremo in tour presentando questo nostro nuovo lavoro, ma proponendo anche cose dai primi album, tra questi "Banco del Mutuo Soccorso" che proprio nel 2022 compie 50 anni. In particolare la suite de "Il Giardino del Mago", che con il suo fascino ha superato indenne i decenni. Il 15 ottobre il tour partirà da Ferrara. Saremo a Milano al Teatro Dal Verme per Milano Music Week il 23 novembre, nell’ambito del progetto “Italian Prog Rewind”. “Orlando: Le Forme dell’Amore”, del Banco del Mutuo Soccorso è pubblicato da Sony Music.

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