La band si racconta a Space Scout di Tgcom24
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La band Blein - formata da Tony Gargiulo (chitarra e voce), i fratelli Francesco Papalini (chitarra e voce), Simone Papalini (basso e voce) e Gabriele Panariello (batteria e voce) - presentano a Space Scout di Tgcom24 il nuovo disco che prende il nome dalla band. L'album "Blein", prodotto da Davide Pierucci e registrato presso Art Music Studio, contiene sei tracce pop-rock melodico.
Come mai avete scelto proprio questo nome?
Durante un viaggio a Madrid nell'estate 2011, è nata la promessa di formare un gruppo tra noi ispirandoci per il nome alle opere dell'artista Yves Klein, che ci avevano incantato, nella visita al museo Reina Sofia, con il colore che lo ha reso celebre: il blu. Il nostro nome infatti è la crasi delle parole Blu e Klein.
Quando è nato il gruppo?
Il gruppo nasce ufficialmente nel maggio del 2012, ma forse è sempre esistito. Ci conosciamo da sempre, due di noi sono fratelli, e già da poco più che bambini strimpellavamo e cantavamo insieme.
A chi vi ispirate musicalmente parlando?
Nel corso degli anni ognuno di noi ha sviluppato una sua strada in ambito musicale, studiando con vari insegnanti e affrontando molteplici stili. Sicuramente però il rock ricopre un ruolo fondamentale nella storia di tutti e quattro. Dai Beatles ai Muse ogni gruppo ha contribuito ad arricchire il nostro sound.
Come nascono i vostri brani?
Tutti i nostri pezzi sono rigorosamente frutto di un lavoro di squadra; analizziamo insieme le singole idee per poi iniziare a lavorare su quelle che riteniamo essere le migliori. Solitamente partiamo da intuizioni musicali per poi, a brano quasi terminato, lavorare sul testo.
E qual è il filo conduttore del vostro primo disco?
In questi emergono, infatti, ampi spunti autobiografici legati alla sfera sentimentale ed al nostro rapporto con l'intricato, ma pur sempre affascinante e indispensabile, mondo femminile. Una volta selezionati i pezzi per l'album siamo rimasti piacevolmente colpiti nel vedere che, inserendoli in un determinato ordine, questi davano vita ad una vera e propria storia d'amore in tutte le sue sfumature, dall'apice della passione allo sconforto più profondo. Le musiche, interamente scritte da noi, seguono perfettamente l'andamento di questo percorso, alternando momenti di puro pop a fasi di concitato rock.
Come è nato il brano “Viverti”, forse il più "spinto" del disco?
Viverti è nata dal bisogno di dare sfogo proprio a quel rock che ci portiamo dentro. Tutta la canzone ha origine dal riff di chitarra dell'intro, che ha un ruolo da protagonista, affiancando la voce, per tutta la durata del brano stesso. Le parole sono venute fuori da un'idea di Simone cantata al bancone di un locale sorseggiando un drink durante una delle tante serate insieme!
Una definizione dei vostri caratteri in un aggettivo.
Gabriele è il pignolo del gruppo, colui che vorrebbe sempre tutto eseguito alla perfezione; Tony è il ritardatario, l'eccessivo ottimismo lo porta sempre a pensare di poter fare tutto nei tempi prestabiliti;Simone è lo sbadato, sempre sovrappensiero inciampa in continuazione sugli strumenti degli altri; Francesco è il "nonchalance", riesce, delle volte in maniera del tutto casuale, a risolvere qualsiasi tipo di problematica, sia tecnica che emotiva, all'interno del gruppo!
Quali sono i vostri progetti futuri?
Nell'immediato stiamo organizzando una tournée estiva e le riprese di un nuovo videoclip. Vogliamo diffondere il più possibile la nostra musica sia live che registrata promuovendo il nostro primo album che per ora si trova in vendita solo negli store digitali (iTunes, Amazon e altri) al prezzo simbolico di 2,99 euro. Il prezzo è contenuto in quanto vogliamo che tutti, anche i ragazzi più giovani, abbiano la possibilità di acquistarlo. A giorni sarà disponibile anche la versione tradizionale in un un elegante booklet a tre ante con all'interno un libretto con testi e foto inedite. Questa versione per ora sarà acquistabile solo durante i nostri concerti o dal nostro sito.