Al museo Casa Menotti di Spoleto fino al 14 luglio, l'artista è ospite di "Popular"
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
Al museo Casa Menotti di Spoleto fino al 14 luglio, la mostra “ScenicSpace” di David Pompili, curata da Matteo Pacini. David Pompili nato a Spoleto nel 1970, torna per la prima volta nella sua città con una mostra che vuole essere una reinterpretazione di elementi classici, in una chiave contemporanea. Questo rispettando lo spirito artistico del Festival dei due Mondi; quando Gian Carlo Menotti, dando il via ormai quasi settanta anni fa alla sua creatura, pensò di riproporre in veste moderna classici della Lirica, della musica e del teatro.
David Pompili è emozionato nel portare a Spoleto e in una location così suggestiva una sua mostra. "Dopo aver compiuto gli studi in particolare il liceo artistico a Spoleto - racconta l’artista - ho lavorato soprattutto all’estero ed ho frequentato il festival più che altro da visitatore, questo è il primo allestimento che faccio nella mia città. 'ScenicSpace' al Museo Casa Menotti trova una location di alto livello ed è emozionante e coinvolgente per me, portare le mie creazioni in uno spazio come questo in una 'vetrina' meravigliosa, come quella di Piazza Duomo. Sono opere di piccole dimensioni rispetto a quelle che realizzo normalmente, dal momento che solitamente sono abituato a lavorare su superfici più ampie, come ad esempio i muri dei palazzi, ma ogni quadro di questa mostra racchiude uno spazio scenico, che esprime la mia identità; ogni opera ha una sua particolarità: pop, ironica dove ho utilizzato il rosone, mettendo questo elemento architettonico, in dialogo con le immagini. Per me è stato come un gioco allestire questa mostra. Proprio il Maestro Menotti diceva che 'il Festival è una festa', per questo non deve mai perdere il suo carattere giocoso".
Opere che hanno ognuna una "dedica" particolare
Sì, una delle opere è dedicata al grande Andy Wharol, figura epica dell’arte contemporanea mondiale. L’idea mi venne in mente quando Spartaco del Ristorante Tric Trac, mi regalò una foto di Andy Wharol ritratto negli anni ’70 a Spoleto, mentre sale la scalinata di piazza Duomo con Roman Polansky. Poi c’è un'altra opera dedicata al Maestro Menotti, con un particolare del viso del compositore, un’ altra ancora alla Danza, con nomi come Carla Fracci e Rudolf Nureev, grandi protagonisti della danza al Festival dei due mondi.
Il curatore della mostra Matto Pacini, non nasconde la soddisfazione dell’allestimento di “ScenicSpace” al Museo Casa Menotti
E’ un onore poter partecipare con la nostra mostra a questa 67esima edizione del Festival.
Il museo Casa Menotti è il fulcro di questa manifestazione, con grande rispetto ed in punta di piedi, portiamo questo allestimento in un luogo che la Fondazione Monini gestisce e dove ha allestito un centro di documentazione del festival, che ha rappresentato negli anni un punto di riferimento per molti. Una “casa” che con “ScenicSpace”, diventa spazio espositivo con un’ emozione particolare da parte nostra, anche perché David Pompili è di Spoleto, torna nella sua città, dopo aver raccolto consensi in ogni parte del mondo in una carriera lunga, nonostante la sua ancora giovane età.