L'evento in Senato, "Restituiamo la dignità alle donne mutilate", promosso dalla onlus Angels in occasione della giornata internazionale che ricorre il 6 febbraio
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"Restituiamo la dignità alle donne mutilate": è questo il titolo dell'incontro avvenuto presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani su iniziativa del senatore Marco Scurria, e promosso da Benedetta Paravia, portavoce della onlus Angels - Associazione nazionale giovani energie latrici di solidarietà - per combattere il crimine delle Mgf in ogni ambito della società: politico, culturale, mediatico e medico con un parterre di esperti in ognuno di questi settori.
All'evento, organizzato in occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili (il 6 febbraio) sancita dalle Nazioni Unite, sono intervenuti il senatore Marco Scurria, segretario Commissione politiche Ue del Senato, l’onorevole Federico Mollicone (presidente Commissione Cultura, Scienza e Istruzione - Camera dei Deputati), la senatrice Susanna Campione (componente Commissione giustizia del Senato e della Commissione Bicamerale d’Inchiesta sul Femminicidio), la professoressa Maria Rita Parsi (psicoterapeuta e saggista), la giornalista Ida Molaro e la professoressa Aurora Almadori (medico chirurgo specializzata in ricostruzione post mutilazioni genitali) che presenterà la sua tecnica di ricostruzione attraverso l’uso delle cellule staminali.
“La Giornata Internazionale contro le Mgf assume un significato cruciale in Europa. Le Mgf rappresentano un’atroce violazione dei diritti umani che, purtroppo, sta colpendo sempre più bambine anche in Europa e in Italia per via dei flussi migratori. Questa pratica, radicata in tradizioni culturali che intendono soverchiare la donna, evidenzia l'urgente necessità di affrontare il problema con fermezza”, dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria. “Con la Legge n.7/2006 il Parlamento italiano ha provveduto a tutelare la donna dalle pratiche di mutilazione genitale femminile in attuazione degli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione Italiana, ma purtroppo in questi anni ben pochi casi si sono appellati alla legge: le vittime tacciono”, spiega Paravia. “Pertanto per i 4.000 crimini stimati l’anno che avvengono in clandestinità sul nostro territorio non c’è applicazione della pena prevista (reclusione da 3 a 7 anni), alle vittime viene negato il diritto alla salute e soffrono in silenzio per tutta la vita, quando non muoiono per infezioni”, prosegue. “Per questo abbiamo deciso di rendere il nostro impegno per la causa perpetuo e il progetto artistico culturale umanitario 'Women in Love' itinerante, così da contribuire al cambiamento culturale necessario a salvare le bambine e a curare le donne”, conclude Paravia.
Grazie infatti alla diffusione della prima serie delle sue video opere dal titolo “Forza della Natura” e al supporto dei media, Paravia è stata contattata da alcune famiglie che hanno in affido o in adozione ragazze mutilate già diciottenni che quindi possono consapevolmente sottoporsi agli interventi chirurgici gratuiti offerti dalla onlus in collaborazione con la professoressa Almadori, per ripristinare lo status quo. “Ma il percorso è ancora lungo e attraverso le video opere di Women in love espongo la mia visione artistica in favore del diritto della donna alla femminilità”, conclude Paravia.