Il cantautore ospite a Popular per parlare del suo nuovo album
© Alfredo Gasparini
Pubblicato lo scorso 15 gennaio "Io volevo sognare più forte" il nuovo album di Edoardo de Angelis, per l'etichetta “Il Cantautore necessario, suoni del sud” e distribuito da “Egea”. Esponente storico della "scuola romana" dei cantautori, De Angelis che negli ultimi anni, forte della sua saggezza, ha centellinato uscite discografiche, offre al pubblico un album di grande livello molto curato in ogni suo aspetto: dai testi, ora poetici, ora "impegnati", alle musiche, alla cura nella ripresa del suono.
Il cantautore romano festeggia, con l'uscita del disco il cinquantesimo anno di attività costellata da più di venti album, e infinite collaborazioni, da Mina a Tosca e Paola Turci, da Albertazzi, Camilleri, Paolini, Marcorè, a De André, Battiato, Dalla e moltissimi altri. Ha prodotto album tra gli altri per Francesco De Gregori e Sergio Endrigo. Tra i suoi impegni sociali spicca quello contro la violenza, soprattutto nei confronti dell’universo femminile.
La prima domanda a Edoardo, gradito ospite a Popular, riguarda la creazione del disco. "I motivi che mi spingono a scrivere, dice Edoardo De Angelis, sono per me gli stessi, ormai dall'inizio della mia carriera. Primo tra tutti, la voglia di comunicare attraverso i testi che sono una specie di lente di ingrandimento per porre l'attenzione sui soggetti più fragili, sull'amore, ma anche su temi di attualità come l'Europa, che tratto in 'Io Volevo Sognare Più Forte'. Nel disco una versione di 'Lella', che personalmente ritengo una delle più 'centrate', con un'atmosfera cupa, quasi da racconto pasoliniano: oscuro e forte".
Si parla anche del concetto dell'Europa, che parte da molto lontano nel tempo...
Si, in "Prima d'essere l'Europa" ho provato ripercorrere la storia di un continente passato per due guerre che hanno portato morte e distruzione, ma che hanno portato negli anni successivi ai conflitti, anche all'abbattimento dei confini. Per questo brano ho avuto il riconoscimento della Commissione Europea e del Parlamento di Strasburgo, che il 18 dicembre organizzò un convegno con le mie canzoni, trasmesso in streaming. Insieme a Francesco Giunta abbiamo creato il testo, unendo i nostri sforzi. "Prima d'Essere l'Europa" apre il disco mentre "Le Strade d'Europa", essendo in ordine cronologico la penultima canzone, quasi, lo chiude.
"L'orso e la Stella" mi sembra una delle canzoni più poetiche del disco
Si, lo è e posso anche aggiungere che parla di cose lontane, come il cielo e la terra o la materia e lo spirito, ciò riguarda anche i due protagonisti della storia: l'orso è quanto di più terreno ci sia, mentre la stella addirittura è di un altro spazio.Un testo dedicato anche all'annullamento delle distanze. Se due persone vogliono incontrarsi, possono farlo pur essendo lontani.
Oltre a musicisti che sono con te da molto tempo troviamo anche giovani di talento
Si quella di lavorare con loro è stata una mia precisa volontà. Ho affidato gli arrangiamenti ad Alberto Laruccia, laureando alla Saint Louis School di Roma, istituto di alta specializzazione in campo musicale. Insieme a lui musicisti che sono con me da molti anni. Da produttore, posso dire che “Io Volevo Sognare più Forte” è un album di quelli che "sorridono" e che comunicano passione ed emozione a chi li ascolta.