In questo anno di attività, in veste di tributo, hanno cominciato proprio da Palermo e provincia, spingendosi per buona parte della Sicilia, tra piazze e locali
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È trascorso quasi un anno da quando i Måneskin, hanno fatto "l'en plein" nella musica, prima con il successo in casa, vincendo la 71esima edizione del Festival di Sanremo, successivamente in Europa, aggiudicandosi il primo posto all'Eurovision Song Contest 2021, portando così la musica italiana sul tetto d'Europa e valorizzando il rock "made in Italy" nel mondo. Ma oltre il successo internazionale riscosso dalla band romana, quali altre conseguenze ha avuto nel nostro "Bel Paese" il loro trionfo musicale in Italia e nel mondo? L'affermazione di un fenomeno: la "MåneskinMania", che ha portato alla nascita di uno dei primi tributi dedicati proprio ai Måneskin, originario dalla Sicilia: I "Mårlène".
I Mårlène, infatti, sono un gruppo musicale nato a Palermo e composto da quattro ragazzi, legati dalla stessa passione: l'amore per la musica dei Måneskin, che li ha portati a realizzare quello che fanno oggigiorno e cioè essere un "Tributo Måneskin". Ma cosa si intende esattamente per tributo? Il tributo è un vero e proprio omaggio a un artista, riproducendo fedelmente il sound e la musicalità della band originale, dando la sensazione all'ascoltatore di avere davanti a sé l'artista oggetto dell'omaggio e ripercorrendo tutte le sue più grandi hit. Ed è quello che fanno i Mårlène.
Questo tributo, composto dal cantante e frontman Vincenzo Bonito, il chitarrista Giuseppe Cottone, il bassista Gaetano Cottone, tra l'altro, fratello del chitarrista ed infine, il batterista Lorenzo Rasa, nasce lo scorso anno, subito dopo la vittoria dei Måneskin alla Kermesse Sanremese. Il nome della band è un chiaro riferimento alla musa immaginaria, ispiratrice dei Måneskin ed onnipresente nell’album concept "Il Ballo Della Vita", per intenderci la Marlena del famosissimo singolo "Torna A Casa". Stando a quanto dichiarato dagli stessi componenti della band, ciò che li ha spinti a mettere su questo tributo, oltre alla passione per i Måneskin, è la somiglianza del timbro vocale dello stesso Vincenzo con quello del più famoso Damiano, a tratti sembra di ascoltare la stessa persona.
In questo anno di attività, in veste di tributo, hanno cominciato proprio da Palermo e provincia, spingendosi per buona parte della Sicilia, tra piazze e locali. Ma dietro il sogno di vivere di musica, c’è anche tanto sacrificio. Tra chi svolge diversi lavori, fino a chi frequenta ancora la scuola. Ebbene sì, poiché il più piccolo del gruppo ha appena 15 anni! Stiamo parlando proprio del batterista, il giovane Lorenzo, che a differenza dei suoi compagni di band, ha quasi la metà dei loro anni ma con tutte le carte in regola per diventare un batterista affermato in tutta Italia.
Stando a quanto riportato dagli stessi Mårlène, la vita al sud, per i musicisti, non è delle migliori, concerti e serate pagano poco, per questo motivo, ognuno dei componenti fa del proprio meglio per arrangiarsi. Essendo, al momento, l’unica band tributo in tutta la Sicilia, e la più attiva di tutto il Mezzogiorno, il loro messaggio è chiaro: portare la musica dei Måneskin in tutta Italia, prendendo le distanze da quello che sono i Måneskin stessi, senza creare un copia e incolla e senza rischiare di apparire come un maldestro tentativo di "scimmiottarli" e dunque di ridicolizzare tutto quanto. "La scena, così come anche il look, conta molto ma non è tutto" spiega il cantante Vincenzo, aggiungendo: "questo spiega anche l’assenza della figura femminile di Victoria, all'interno del nostro gruppo, sostituita dall'elemento maschile, il bassista Gaetano".
Tra gli impegni futuri del gruppo, vi è il tour che li vedrà impegnati anche fuori la propria isola, toccando varie regioni del centro e del nord Italia. Infine, tra gli obiettivi prefissati dai quattro ragazzi palermitani, vi è il sogno di conoscere personalmente i loro beniamini e perché no? Ottenere quella tanto ambita riconoscenza come "Måneskin Official Tribute Band". Ce la faranno? Staremo a vedere. Nel frattempo, una cosa è certa: loro continuano a fare musica, quella che più gli piace, divertendosi e facendo divertire.
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