Ospite a Jazz Meeting il musicista parla di "Girotondo de André"
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
"Girotondo De André" è il nuovo disco di Musica Nuda, il duo composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. L'album pubblicato in super audio cd dall'etichetta Fonè è un omaggio al grande cantautore genovese, realizzato dal vivo al "Fonè Music Festival Piaggio" a Pontedera nel 2021. Nove brani in tutto, un piccolo viaggio tra canzoni note e meno note, tra cui spicca una vera chicca, “La nova gelosia”, un adattamento di una canzone popolare napoletana incisa da Faber nell’album “Le nuvole” dopo averla ascoltata dalla voce di Roberto Murolo. Del disco fanno parte "Ho visto Nina volare", "Disamistade", "Canzone dell’amore perduto", "Il gorilla", "Morire per delle idee", "Primo Intermezzo e Secondo Intermezzo", "Girotondo", "Preghiera in gennaio/Inverno".
Lo spettacolo è stato ideato per un concerto tenuto a L’Agnata (la residenza di Fabrizio De André e Dori Ghezzi in Sardegna) il 9 agosto del 2021 nell’ambito della rassegna di Paolo Fresu “Time in jazz”. Un mese dopo fu replicato al museo Piaggio dove è stato registrato in presa diretta live. A parte "Disamistade", canzone che già fa parte del repertorio di Musica Nuda, tutti i brani sono stati arrangiati appositamente per la realizzazione di questo omaggio.
E’ lo stesso Ferruccio Spinetti, gradito ospite a Jazz Meeting a parlarci della genesi del progetto: "Fu Paolo Fresu a invitarci per Time In Jazz all’Agnata che fu per molti anni la residenza in Sardegna di Fabrizio De Andrè, racconta Spinetti, ci piaceva non fare il classico omaggio che tutti gli artisti fanno quando sono in quel luogo magico, ma costruire un intero concerto di Musica Nuda, imperniato sulle canzoni del grande cantautore. Siamo abituati si io che Petra a lavorare in questo modo, il nostro duo si fonda su un’alchimia dove contrabbasso e voce sono abituati da sempre a confrontarsi e interagire. Abbiamo trovato un nostro equilibrio che al centro ha la parola sottrazione: cerchiamo di allontanarci il più possibile dagli arrangiamenti classici, per fare un qualcosa di nostro. Ci piace pensare che tutti i più grandi compositori siano partiti anche per i loro lavori orchestrali da uno strumento, sia esso il pianoforte la chitarra o altro".
Un "modus operandi" che tu e Petra avete avuto fin dall’inizio
Si, basti pensare che il nostro progetto taglierà nel 2023 il traguardo dei 20 anni; siamo partiti dalle cover e abbiamo realizzato un disco dedicato alla musica sacra, poi nel 2013 in occasione de dieci anni di Musica Nuda, abbiamo collaborato con un’orchestra sinfonica, diretta da Daniele di Gregorio. Per questo anche questo nuovo disco su De André fa parte di una ricerca che ogni musicista dovrebbe fare, quando si innamora di un artista.
In Musica Nuda la voce di Petra è anche uno strumento, il tuo contrabbasso è anche una voce
E' un gran complimento, questa inversione di ruoli fa parte di una ricerca che abbiamo intrapreso quasi inconsapevolmente e che ci porta a migliorare sempre di più il nostro interplay. 1500 concerti in quasi 20 anni hanno rinsaldato ancora di più questo concetto