Daniele Dall'Ongaro, sovrintendente dell'Accademia di Santa Cecilia, si racconta a "Popular"
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
Tutto pronto a Spoleto, per la conclusione della 66esima edizione del Festival dei due mondi. Dalla musica, alla danza, alla prosa alle mostre d'arte, la prestigiosa manifestazione guidata con mano sicura da Monique Veaute, che ha raccolto il testimone di direttore artistico dal compianto Giorgio Ferrara, ha proseguito sul cammino della qualità, tracciato fin dalle prime edizioni dal fondatore Giancarlo Menotti. Il concerto finale in piazza Duomo ha in programma musiche di Mahler con la prima sinfonia. A proporre l'intensa composizione l'orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, diretta da Sir Antonio Pappano. Gradito ospite Daniele Dall'Ongaro, sovrintendente della prestigiosa istituzione musicale, una delle più antiche d'Europa.
Compositore, critico musicale e musicologo, Michele Dall'Ongaro è stato anche conduttore e direttore musicale di Radio 3 Rai, dimostrando grandi qualità anche di divulgatore. A lui abbiamo chiesto cosa rappresenta per l'orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia essere presente al festival: "Innanzitutto è un onore che condividiamo con l'orchestra di Budapest, diretta da Ivan Fisher. La presenza delle due orchestre a Spoleto si va ad inserire in un'offerta complessiva di grande qualità. Peccato che il maltempo che si è abbattuto su Spoleto ci abbia impedito di presentare al pubblico, "Una Piccola Volpe Astuta", di Janacek che era nel programma del Concerto inaugurale di questa 66esima edizione. Ci è dispiaciuto, perché sarebbe stato un evento di grande impatto".
Quello del maestro Antonio Pappano non sarà un addio, ma un arrivederci...
Sì, infatti continuerà il rapporto con Santa Cecilia, con il ruolo di direttore emerito. Questo certifica in un certo qual modo, un rapporto che prosegue e si rinnova. Pappano nei suoi 18 anni a Roma ha contribuito a far crescere la nostra orchestra. Da tre anni ormai l'orchestra di Santa Cecilia è tra le prime venti al mondo, secondo le statistiche della BBC. Una crescita costante in questi anni per l'orchestra, per il coro e per lo stesso Antonio Pappano. Prima di iniziare la sua collaborazione con la nostra orchestra, Pappano era conosciuto soprattutto per il suo lavoro nell'opera, più che nella musica sinfonica. Con Pappano la nostra orchestra si è esibita con grande consenso nelle maggiori capitali mondiali. Il nostro impegno racchiuso in 34 incisioni discografiche, che costituiscono un notevole archivio musicale, l'ultima produzione è stata la "Turandot" di Puccini.
Nel fine settimana anche l'atteso debutto alla regia teatrale dell'attore Luca Marinelli, con "Una Relazione per un'accademia". L'attore e regista, è stato già insignito quest'anno a Spoleto dal premio Monini, "una finestra sui due mondi".