POPULAR

Francesca Heart illumina il Fuori Festival con la sua performance

L'artista racconta a Popular l'esperienza alla terrazza del Museo Casa Menotti

di Giancarlo Bastianelli
07 Lug 2023 - 10:47
 © Ufficio stampa

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Nel quadro di Fuori Festival la terrazza di Casa Menotti, centro di documentazione storica del Festival dei due Mondi di Spoleto e dimora del fondatore della manifestazione Giancarlo Menotti, ha ospitato la performance di Francesca Heart. Tema dell’edizione di quest’anno di Fuori Festival è “La Traccia”, ovvero il solco scavato nel tempo e nello spazio, inciso sulla superficie della realtà. Fuori Festival vuole coinvolgere il pubblico nella incisione della "traccia" sulla quale passato, presente e futuro si allineano. Ballerina ed artista musicale, Francesca Heart ha illuminato con la sua performance la terrazza del Museo Casa Menotti. L’artista è ospite a "Popular".

"Rispetto ad altre location dove ho suonato, ho provato una sensazione particolare - racconta Francesca Heart - forse per merito dell’atmosfera di un luogo unico e per quale sia io che il pubblico abbiamo avuto grande rispetto. La gente ha assistito in silenzio in un’atmosfera molto raccolta e adatta al luogo: proprio l’atmosfera raccolta e meditativa, e ciò che io voglio creare con le mie performance".

Esiste una definizione per la tua performance?
Potrei definire quello di oggi un viaggio a cavallo tra le esperienze personali e ambientazioni che stimolano la mia immaginazione, come ad esempio gli oceani e il rapporto con la natura, ma anche il rapporto tra la donna e la macchina che pur differenti, si fondono tra loro; tutto vuole essere profondamente evocativo.

Quale è il tuo rapporto con il pubblico durante la performance?
Cerco di entrare in empatia con la gente che assiste, ma anche con le macchine che utilizzo, primo tra tutti il computer, con lo scopo di avviare una comunicazione costante con il pubblico. L’elettronica è secondo me un mezzo per comunicare con la gente: uso il computer ma anche lo smartphone ed una tastiera midi, che utilizzo per sovvertire l’ordine delle cose, con lo scopo di sorprendere. In futuro vorrei fare più interagire danza e musica, dando vita ad una sorta di “non spettacolo”, dimostrando che l’elettronica può anche essere meditativa.

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