A un anno dalla scomparsa del decano dei cronisti la premiazione dei vincitori nelle categorie carta stampata, radio e tv, uffici stampa e web nell'Aula magna dell'Università degli studi Guglielmo Marconi
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Il ricordo di un grande giornalista e la testimonianza del lavoro giorno per giorno, taccuino in mano per gli appunti e attenzione per ognuno. Gli insegnamenti del cronista di razza Mario Sarzanini sono i binari su cui viaggia il premio a lui dedicato, ad un anno dalla scomparsa. Nell'Aula magna dell'Università degli studi Guglielmo Marconi, a Roma, in via Vittoria Colonna 11, la consegna dei riconoscimenti nelle categorie carta stampata, radio e tv, uffici stampa e web, con il patrocinio dell'Ordine professionale dei giornalisti.
I vincitori - Per la categoria carta stampata si è aggiudicata il premio Alessia Marani de Il Messaggero; per radio e tv Valerio Cataldi di Rai News; per le agenzie di stampa Claudio Sebastiani dell'Ansa; a Marco Incagnola del Comitato paralimpico il riconoscimento 'uffici stampa'; Gaia Martignetti di Fanpage per il web.
La commissione del premio - La commissione che ha designato i vincitori è presieduta dall'inviato de Il Corriere della Sera Andrea Balzanetti ed è formata dal direttore di Tgcom24 Andrea Pucci, da Emma D'Aquino del Tg1, dal presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio Guido D'Ubaldo, dal direttore de Il Messaggero Massimo Martinelli, dal direttore dell'Ansa Luigi Contu, dal portavoce della Regione Lazio Emanuele Lanfranchi.
"E' un onore - spiega Alessio Acomanni, presidente e direttore generale dell'Unimarconi, ente non profit e il primo ateneo digitale italiano dal 2004 - ospitare e rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita al giornalismo ispirandosi ai valori più nobili e autentici di questa professione, ovvero la costante ricerca di fatti e fonti autorevoli e il racconto di una notizia vera e inconfutabile con un linguaggio semplice e diretto utile alla comprensione da parte di tutti i pubblici".
L'Università Guglielmo Marconi di recente ha inserito nel suo programma di studi accademici una nuova facoltà di Scienze della Comunicazione rivolta alla formazione di professionisti capaci di dialogare con tutti i nuovi strumenti del sapere digitale e tradizionale, in quest'ambito ha deciso di dedicare una borsa di studio a uno studente meritevole.