Con lui la soprano Agnieszka Grochala, il pianista Lucio Perotti ed il regista nonché curatore della drammaturgia Nicola Calocero Giannoni
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Ospite a Popular Giulio Scarpati, che racconta lo spettacolo "Maria Callas cento anni in cento minuti" presentato al festival "Suoni Controvento" nel suggestivo scenario del Teatro Romano di Spoleto. Un evento che ha suscitato grande interesse tra il numerosissimo pubblico. Scarpati ripercorre alcuni momenti cruciali della carriera della leggendaria cantante greca. Con lui lo staff dello spettacolo, la soprano Agnieszka Grochala, il pianista Lucio Perotti ed il regista nonché curatore della drammaturgia Nicola Calocero Giannoni.
"L'Italia divenne la sua terra d'adozione, da noi fu lanciata prima all'Arena di Verona poi al Teatro alla Scala, che la consacro' artista di fama mondiale. Qui la Callas diede vita ad un dualismo con un'altra grande voce della lirica, come Renata Tebaldi".
Scarpati non nasconde l'emozione per il suo ritorno a Spoleto. "Sono stato qui molte volte, dice l'attore, ed ho sempre provato una sensazione particolare, cosa che accade anche per questo spettacolo, dedicato ad un mito immortale della lirica.
Teatri come il Nuovo "Giancarlo Menotti" o il Caio Melisso, hanno rivestito un ruolo importantissimo per la mia formazione.
Poter portare uno spettacolo al Teatro Romano di Spoleto, un luogo fascinoso inserito in un contesto meraviglioso, mi sembra perfetto per raccontare la Callas, che nella vita reale ha spesso rivissuto il dramma dei suoi personaggi interpretati nelle Opere.
La Callas modernizzò la lirica, riscuotendo un successo che andò oltre i confini di questo mondo musicale".
Come ti raffronti con il cast?
Con il regista Nicola Calocero Giannoni, volevo mettere in scena da molto tempo questo spettacolo, proponendo un racconto dedicato non solo ai melomani, ma anche le persone che amano ascoltare storie.
Agnieszka propone al pubblico le arie più famose della Callas ed interagisce con il pianista Lucio Perotti ed anche con me, la cosa mi riempie di soddisfazione, dal momento che ascoltare la musica ed ascoltarsi e una delle regole dell'attore.
Agniezska Grochala esprime le sue sensazioni, nel proporre brani che hanno fatto breccia nel pubblico in tutto il mondo
"Un misto di paura ed entusiasmo, lo definisce la soprano, un repertorio molto impegnativo che cerco di interpretare al meglio, provo una grande emozione.
Vedere il mio nome nella locandina dello spettacolo, mi onora e mi aiuta ad affrontare al meglio un repertorio impegnativo".
Al pianista Lucio Perotti, chiediamo quale ruolo gioca il piano nello spettacolo
"In "Maria Callas 100 anni in cento minuti" è un ruolo molto importante, osserva il musicista, che comporta non solo la conoscenza del repertorio ma anche una interazione con Agnezska e con Giulio, tutto all'insegna della forte empatia con il pubblico che assiste allo spettacolo.
Una sfida avvincente, che affrontiamo con grandi motivazioni ed entusiasmo".
Nicola Calocero Giannoni, regista e curatore della drammaturgia, soddisfatto del "making of" dello spettacolo
"Un grande lavoro di squadra, dice Giannoni, abbiamo pensato lo spettacolo per una location come questa, non a caso Spoleto è la "città dei due mondi".
Cerchiamo di far brillare di la figura della Callas e ringraziamo Suoni Controvento, nel ricordo di Maria Callas, dal momento che tutti noi amiamo questa indimenticabile artista.
I disegni proiettati sul palcoscenico e curati da Manuelle Mureddu, hanno aumentato ulteriormente l’impatto emotivo dello spettacolo.
Una stella quella di Maria Callas che a giudicare dalla reazione del pubblico, brilla ancora luminosissima".