A Popular la cantante presenta il suo Ep
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"Viola" pubblicato nei giorni scorsi, è il secondo singolo estratto da primo lavoro solista di Viola Nocenzi. Un'artista a tutto tondo, non solo cantante, che dà alle stampe un Ep, curato in ogni suo aspetto. Il disco, pubblicato da Santerìa/Audioglobe, come vedremo tra poco è nato in modo spontaneo, senza nessuna pressione, ma solo dall'esigenza di questa eclettica artista di comunicare.
Viola Nocenzi, è nostra ospite a "Popular", con lei parliamo del progetto che è solista, ma anche nato dalla collaborazione tra vari soggetti, attuando quel "mutuo soccorso" che tanti anni fa fece scoccare una scintilla capace di far nascere un gruppo ed un'esperienza musicale, che risulta anche oggi attualissima. "Sì certamente questo mio primo album è un lavoro solista, ma nato anche per merito del gruppo che ci ha lavorato, ad iniziare da mio padre Vittorio che ne è stato il supervisore e da mio zio Gianni che ne ha curato la produzione. Anche gli arrangiamenti sono suoi, con lo Zoo di Berlino", dice Viola.
Il tuo primo disco solista arriva dopo molto tempo dall'inizio de tuo "viaggio" nella musica
Sì, anche se non c'è un motivo preciso che mi ha portata a realizzarlo. Sentivo l'urgenza di comunicare, per questo mi sono rivolta ad Alessio Pracanica per realizzare i testi. Le musiche le ho composte con il mio pianoforte. Pracanica collabora con me da molti anni. Mio anche il testo di "Bellezza", canzone che conclude l'album. A me piace molto scrivere musica ma anche parole. Il disco mi sembra fluido, tutto è andato come doveva andare; è uscito nel momento in cui doveva uscire. Lavoro molto alle mie cose, ma senza forzature.
Cosa ha significato per te lavorare in un progetto insieme a Vittorio e a Gianni
E' stato molto importante, mio padre mi ha dato non solo ora, ma anche nel corso degli anni molti consigli, ma mi ha anche permesso di camminare con le mie gambe, con l'ottica di un continuo miglioramento.Sono grata anche a mio zio Gianni, che dopo avere ascoltato il materiale che avevo composto, con entusiasmo, ha accettato di produrlo, insieme ad Andrea Pettinelli ed allo Zoo di Berlino.
Fin da bambina hai "vissuto nella musica"
Si, in particolare iniziai suonando il pianoforte e il violino, solo successivamente mi sono dedicata al canto. Prima di approdare al mio esordio discografico, ho condiviso il palco con molti musicisti, sperimentando esperienze che mi sono poi servite. Ho anche scritto musiche per altri. In ogni mia attività, l'esigenza di lavorare e migliorare non mi abbandona mai.