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Il medico consiglia... come affidarsi alla medicina estetica, senza ricorrere al bisturi

A Tgcom24 la consulenza della dott.ssa Marta Brumana, dermatologa Humanitas Medical Care, e della dott.ssa Veronica Ponti, chirurgo plastico Humanitas Medical Care

26 Lug 2022 - 14:27
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Ogni anno, secondo l’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (AICPE), oltre un milione di italiani ricorre alla medicina estetica. Il trend è in crescita costante da diversi anni, e non sembra volersi fermare. La medicina estetica oggi offre trattamenti sempre più rapidi e meno invasivi (perfetti per chi vuole tenersi alla larga dal bisturi), da eseguire nella comodità di un centro medico e in un’unica seduta, per un ritorno immediato alle attività quotidiane. Approfondiamo con la dott.ssa Marta Brumana, dermatologa Humanitas Medical Care, e con la dott.ssa Veronica Ponti, chirurgo plastico Humanitas Medical Care.

Dott.ssa Brumana, quali sono i principali trattamenti di medicina estetica?
Le opzioni a disposizione dello specialista sono diverse: ogni trattamento è pensato ad hoc per raggiungere obiettivi condivisi sia dalla persona che dal suo specialista. In questo modo è possibile ottenere effetti differenti a seconda del tipo di pelle e dei desideri del paziente, conservando sempre l’armonia generale e le caratteristiche naturali che ognuno di noi ha.

Il peeling prevede l’applicazione di sostanze chimiche sull’epidermide, per innescare il ricambio cellulare. Possono essere utilizzate diverse sostanze, come l’acido salicilico, glicolico e piruvico, che possono raggiungere strati più o meno profondi della cute. È indicato in presenza di macchie, acne in fase cicatriziale o per gli effetti dell’invecchiamento cutaneo.
I trattamenti iniettivi generano spesso confusione:
Il filler utilizza sostanze di riempimento a base di acido ialuronico in grado di “riempire” e appianare le rughe statiche dovute al naturale invecchiamento della pelle, come quelle che compaiono intorno a labbra, occhi e naso. È inoltre utile per migliorare i volumi del volto, ad esempio per restituire tono agli zigomi o aumentare il volume delle labbra. L’effetto riempitivo è immediato, con un risultato apprezzabile per 3-6 mesi.
Anche il trattamento di biorivitalizzazione consiste in una serie di microiniezioni di sostanze biostimolanti (acido ialuronico principalmente, in alcuni casi un complesso vitaminico), con azione ristrutturante (grazie alla produzione di elastina e collagene) e idratante (per richiamo di acqua nei tessuti). Questo deve essere effettuato più frequentemente, a cicli, e dà un effetto molto naturale, agendo anche in prevenzione sull’invecchiamento cutaneo.
 Il “botulino”, invece, è una tossina di origine batterica con effetto miorilassante (rilassa i muscoli mimici a riposo e riduce la contrazione dinamica), utilizzata principalmente per trattare le rughe di espressione, date dalla naturale contrazione dei muscoli facciali. Gli effetti di un trattamento con tossina botulinica si iniziano a manifestare dopo circa una settimana dalla seduta e per i 3-6 mesi successivi (tempo necessario al nostro organismo per metabolizzare la sostanza). È una terapia molto sicura, che può essere utilizzata anche per l’iperidrosi (sudorazione eccessiva). Talvolta, ancor prima del viso, sono le mani a mostrare i primi segni di invecchiamento.

Dott.ssa Ponti, esistono trattamenti per ringiovanirle?
Le possibilità di ringiovanire le mani non mancano, ma serve un approccio dedicato. Il peeling permette di accelerare il rinnovamento cellulare, per una cute più luminosa e omogenea, mentre la biorivitalizzazione consente il ripristino di preziose sostanze nutritive e strutturali. Scegliamo i filler per agire sia sull’aspetto “svuotato” che sulle piccole rugosità, ripristinando così i volumi persi e lo spessore cutaneo e sottocutaneo. La tossina botulinica viene invece utilizzata per impedire l’eccessiva sudorazione (iperidrosi).

Dott.ssa Brumana, per alcune persone, anche i peli superflui rappresentano una fonte di disagio. La medicina estetica offre trattamenti persistenti?
Tra le opzioni a disposizione il laser ad alessandrite è una delle soluzioni più efficaci. Una tecnologia ad esclusivo utilizzo medicale proprio in virtù della potenza con cui colpisce – in modo ultra-selettivo – le strutture del follicolo responsabili del ricambio pilifero. Questo permette di ottenere risultati visibili in massima sicurezza: diversi studi scientifici hanno evidenziato una riduzione dell’80% dei peli sin dalla terza seduta di epilazione laser.

 

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