A Tgcom24 parla il dottor Santo Raffaele Mercuri, primario di Dermatologia del San Raffaele
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle di origine autoimmune, che può essere causata o peggiorata dallo stress. In Italia ne soffrono quasi 3 milioni di persone tra i 15 e i 45 anni. Si tratta di una patologia che ha un grande impatto sulla qualità di vita di chi ne è affetto perché incide anche sulla sfera sociale e relazionale dell’individuo; ma oggi esistono trattamenti in grado di tenerla sotto controllo e di ridurne i sintomi.
Il dottor Santo Raffaele Mercuri spiega: "La causa primaria della formazione delle lesioni della psoriasi è legata all’attività del sistema immunitario che provoca un’iperproduzione di cellule cutanee e porta la pelle a ispessirsi e a sviluppare macchie e placche”. La psoriasi può esordire in modo lieve, iniziando anche solo da una piccola macchia su un’unghia, e mantenersi tale, oppure, manifestarsi da subito in forma grave interessando ampie zone della pelle. Il decorso non è regolare e, sebbene in certi periodi sembra quasi scomparire, si riacutizza in concomitanza a periodi di forte stress per poi migliorare nella stagione estiva, quando si trascorrono le vacanze al mare e al sole.
Che cos’è la psoriasi. La psoriasi è una malattia multi fattoriale, influenzata molto dalle condizioni ambientali e dai disagi psico-emotivi e ha una componente ereditaria importante: circa 1/3 dei pazienti ha un parente stretto che ne soffre. E’ caratterizzata dalla comparsa di chiazze rosse, sormontate da croste biancastre, che si localizzano in varie parti del corpo, ma, più comunemente cuoio capelluto, gomiti, ginocchia, palmo delle mani, unghie, fondoschiena e solco intergluteo.
Come si cura .“L’iter terapeutico viene valutato da un dermatologo in base ai sintomi del paziente e alla localizzazione e distribuzione delle chiazze e il trattamento si distingue in base alla sua gravità” spiega Mercuri.
Le forme più lievi di psoriasi vengono di solito trattate localmente con creme emollienti e antinfiammatorie o, per il trattamento di zone localizzate, si consiglia il laser ad eccimetri, che agisce tramite l’emissione di raggi UVB ed è rapido, indolore e in grado di portare a una regressione delle lesioni già dopo poche sedute.
Per le forme più gravi, che costituiscono circa il 10% dei casi e vedono un’ampia diffusione delle chiazze, esistono oggi terapie molto innovative come i farmaci biologici, o farmaci target. “I farmaci biologici rappresentano una grande novità terapeutica sul fronte psoriasi. Una volta iniettati, raggiungono selettivamente le cellule infiammatorie della pelle e bloccano i meccanismi alla base della malattia. Possono essere somministrati a cadenza settimanale o mensile, in base allo stato del paziente” spiega il primario del San Raffaele.
Le nuove cure: i farmaci biologici per la psoriasi. I farmaci biologici per la psoriasi sono dispensati con il Servizio Sanitario Nazionale in ospedali che possono erogarli in appositi Centri “Psocare”. Agiscono in modo rapido e mirato sulle chiazze, portando i primi benefici già dopo una sola seduta. “Non hanno effetti collaterali e migliorano significativamente le condizioni dei pazienti affetti da forme gravi e disagianti” conclude lo specialista.
Complicanze: l’artropatia psorisiaca. La psoriasi non colpisce solo la pelle, ma, nelle forme più estreme, può colpire anche le articolazioni e dare origine ad artropatia psorisiaca, una complicanza caratterizzata da rigidità e gonfiore alle articolazioni accompagnate da dolore intenso, sensazione di calore e arrossamento.
“Per evitare complicanze, è molto importante non trascurare i sintomi, anche in presenza del solo ispessimento di un’unghia, rivolgersi a uno specialista dermatologo per una diagnosi tempestiva e procedere con una terapia mirata” conclude infine il dottore.