Lʼapprofondimento settimanale di Tgcom24 è andato in onda sabato 12 dicembre. Ospiti del terzo appuntamento Roberto Cingolani, capo Tecnologia e Innovazione di Leonardo, e Fabio De Felice, presidente Protom
Da alcuni anni, il tema dell'Industria 4.0 è diventato estremamente attuale in Italia. L’esempio più significativo è il Piano omonimo lanciato nel 2016 dall’allora ministro Carlo Calenda e la sua "nuova versione" Transizione 4.0. Ma al di là della politica, come le nostre imprese stanno affrontando la quarta rivoluzione industriale? E' su questo tema che si concentra la terza puntata di "Digitalmente", il programma di Tgcom24 realizzato in partnership con Protom Group S.p.A., società di delivering innovation. Ospiti dell'ultimo appuntamento, andato in onda sabato 12 dicembre, Roberto Cingolani, capo Tecnologia e Innovazione di Leonardo, e Fabio De Felice, presidente Protom.
Imprese e rivoluzione digitale, a che punto siamo in Italia? - "Credo sia ormai accettato a livello nazionale e internazionale che il percorso della digitalizzazione sia irreversibile. L’Italia in questo momento non gode di una situazione particolarmente brillante ma è comunque, soprattutto in alcuni settori, abbastanza competitiva. Non dobbiamo perdere tempo. Oggi digitalizzare vuol dire essere sostenibili, efficaci, e questo è un treno da non perdere", spiega Cingolani.
Le tecnologie della quarta rivoluzione industriale - In questa quarta rivoluzione industriale alcune tecnologie cambieranno il mondo più di altre, come spiega De Felice. "Questa quarta rivoluzione industriale è caratterizzata da una crescente compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico, tant’è che i modelli produttivi vengono definiti sistemi fisico-digitali. Sono diverse le tecnologie che caratterizzano questo mondo. In particolare, ne cito quattro che intervengono non solo nella produzione ma anche nel nostro mondo: l’intelligenza artificiale, il quantum computing, il 5G e la robotica".
Il viaggio di "Digitalmente" continua tra i Supercomputer, la cybersicurezza e la robotica. In particolare - grazie alla testimonianza di Massimiliano Cifalitti, Hub Europe Manager - Smart Power Division ABB - si illustra l’esempio di ABB, società tecnologica leader a livello globale che ha potenziato la robotica. In Italia è presente con 5mila persone in 15 stabilimenti. Grazie all’innovazione, alcune di queste fabbriche sono state scelte dal ministero dello Sviluppo economico come modello faro per attrarre tutte quelle persone che vogliono intraprendere percorsi di innovazione tecnologica.
Infine, non va dimenticato che in questa fase di profonda trasformazione, anche il ruolo dell’uomo è importante. "La tecnologia è arrivata a un livello di maturità estremamente elevato. Forse quello che manca è la nostra capacità di comprenderne la potenzialità. E questo è determinato dal fatto che siamo abituati a ragionare per schemi. Purtroppo non abbiamo lo schema di lettura di questa attuale realtà. Dovremmo in qualche modo disimparare, destrutturare, e rimparare, ristrutturando con dei nuovi paradigmi. Solo in questo modo avremmo la possibilità di comprendere che le soluzioni sono a portata di mano. Quello che manca è la chiave di lettura", conclude De Felice.