A Tgcom24 il talentuoso pianista racconta il suo nuovo progetto realizzato con la collaborazione di Paolo Fresu
di Giancarlo Bastianelli© Da video
“Intramontes” è il titolo del nuovo album del pianista e compositore Ramberto Ciammarughi. Il musicista umbro è affiancato nel suo avvincente “viaggio musicale” da Paolo Fresu alla tromba, dal gruppo Teatraktis alle percussioni, dall’Ensemble Novamusica e dal coro AdCantus, preparato e diretto da Francesco Corrias. Nel suo lungo e intenso percorso, compositivo e concertistico, partito negli anni 80 Ramberto Ciammarughi, si è guadagnato a livello internazionale, la reputazione di uno dei talenti più originali della sua generazione. Con “Intramontes” il musicista continua a spingersi in un percorso oltre i confini della percezione. La montagna, citata nel titolo, rappresenta la metafora delle barriere fisiche e sensoriali da scavalcare. Come lui stesso spiega “Intra montes" in latino significa tra i monti, ma anche attraverso i monti e, per esteso, al di là dei monti. Il progetto di avvale della collaborazione di Paolo Fresu, altra icona del jazz contemporaneo.
Di grande suggestione i testi, composti da brevi estratti dalla Bibbia, dalla Divina Commedia di Dante, da Shakespeare e da Leopardi, fino ad arrivare al Novecento di Celine e Mario Luzi. Tra i trascorsi musicali di Ciammarughi ricordiamo diverse edizioni di “Umbria Jazz”, “Ravenna Jazz” e varie edizioni delle più importanti rassegne romane. Ciammarughi ha suonato più volte all'estero: Giappone (Tokyo, Kyoto, Osaka), Svizzera, Francia, Turchia, Cecoslovacchia, Singapore, Lussemburgo, Spagna, Germania (esegue nel 1987 un concerto di piano solo all'università di Monaco).
Ha al suo attivo, inoltre, diversi CD di sonorizzazione e svolge l’attività di esecutore, autore e arrangiatore per Radio, Cinema e Televisione. La sua attività didattica inizia nel 1981 al “Moz-Art” di Perugia; nel 1987 insegna all'accademia “Uno” di Roma, ha inoltre insegnato per anni alla “Stix” di Perugia, alla “Civica scuola di musica di Osimo”; alla “S. Louis”, all’”Accademia romana di musica” e allo “IALS” sempre in Roma. Tiene corsi e seminari periodici alla Filarmonica di Villadossola, all’Ass. “Amici della Musica” di Trapani, alla scuola “Liviabella” di Macerata e al Saint Louis College of Music di Roma.
"In realtà il progetto nasce senza Paolo Fresu - racconta Ramberto Ciammarughi -, ma è stato concepito come un’opera con 60 persone sul palco e fu proposto al pubblico nel 2017. Uno degli spettacoli fu registrato e ascoltandolo capii che da quel concerto potevano nascere cose interessanti. Ho voluto che fosse Paolo Fresu il trombettista; quando ho chiesto la sua disponibilità per far parte del progetto, ha accettato con entusiasmo; c’erano già spazi nella composizione, che lui ha “riempito” al meglio con il suo strumento. Poi ho proposto di realizzare discograficamente il progetto al direttore del "Saint Luis College of music" di Roma dove io insegno: Stefano Mastruzzi, che ha accolto con entusiasmo la mia idea di trasformare la registrazione in un disco, con la presenza di Paolo Fresu, col quale collaboravo in quel periodo".
Quale ruolo ha il piano nel progetto?
“Intramontes” non prevede per il pianoforte che è il mio strumento, una parte primaria. La logica del racconto, quindi tutto il “corpus" narrativo è affidato ai testi, al coro ed alla mia collaborazione con musicisti meravigliosi, con i quali ho realizzato tantissimi lavori in teatro come l’Ensemble Novamusica, con la partecipazione del quartetto di percussionisti Teatraktis.
I testi in "Intramontes", sono fondamentali...
Si, sono tratti dalla Bibbia, ma anche autori di epoche diverse come Shakespeare e Celine, anche se secondo me, è una frase del filosofo romano Plotino che racchiude tutto il senso del progetto: “E tutte le anime sono una". "Intramontes" nasce anche dalla mia passione per la lettura, che non mi ha mai abbandonato; avendo fatto 40 anni di teatro e realizzando oltre che musiche anche testi per gli spettacoli, penso sempre per i miei lavori musicali ad una veste teatrale, anche "Intramontes" non sfugge a questa regola.
Riproporrai dal vivo “Intramontes”?
Spero di poter avere uno spazio che possa ospitare un progetto così articolato e fatto di tanti musicisti e della tromba di Paolo Fresu. Io ho scelto proprio lui perché è un amico da tantissimi anni, ci conoscemmo da ragazzi e devo dire che la sua unicità e la sua apertura mentale sono stati fondamentali per la riuscita nel progetto, che è trasversale rispetto al jazz ed alla musica contemporanea. Potrei definire “Intramontes” come “progressive”, nel senso che vive di un continuo cambiamento, che non saprei inquadrare in un “genere” preciso.
Il nuovo album di Ramberto Ciammarughi è pubblicato solo in digitale per Saint Louis Music Production. In “Intramontes”, Pensiero libero in forma di cantata con musica originale, composta da Ramberto Ciammarughi, suonano: Ramberto Ciammarughi al pianoforte, Paolo Fresu tromba e flicorno, il gruppo di percussionisti Teatraktis: Gianni Maestrucci, Paolo Pasqualin e Leonardo Ramadori; L’ensemble Novamusica: Francesco D’Oronzo, Angelo Lazzeri e Samuele Martinelli alla chitarra e Stefano Mora, basso e cello.
L’Ensemble Adcantus Vocalia Consort, con Francesco Corrias direttore e preparatore del coro.