POPULAR

Jean-Michel Jarre presenta l'album "Oximore"

A Popular l'incontro con il musicista e compositore che presenta il suo ultimo lavoro

di Giancarlo Bastianelli
21 Ott 2022 - 12:28
 © Anthony Ghnassia

© Anthony Ghnassia

Un'emozione per l’ascoltatore, oltre la semplice performance musicale. Jean-Michel Jarre ha presentato a Milano il suo nuovo progetto, "Oximore". Il musicista e compositore, figlio di Maurice Jarre grande autore di colonne sonore per il cinema, irruppe nel mondo della musica nel 1976, con il suo album di debutto "Oxigene", che ne fece una star di livello internazionale. Innegabile la portata storica di quella uscita discografica, che portò la musica elettronica alle grandi platee. Jarre ha creato questo nuovo lavoro appositamente per il Dolby Atmos, la nuova tecnologia che consente un'immersione totale da parte dell'ascoltatore nell'evento musicale.

Così lo stesso Jean-Michel Jarre che abbiamo avuto il privilegio di incontrare alla conclusione della sua performance milanese, parla della innovazione che la questa tecnologia avrà sul modo di ascoltare la musica: "Di solito quando si ascolta qualcosa in stereofonia si è di fronte all'evento, nel Dolby Atmos si ha invece una immersione totale in ciò che si ascolta: il suono ti avvolge completamente. Questo porta a un vantaggio sia per l’ascoltatore che può godere della maggiore fedeltà possibile rispetto a ciò che è stato prodotto, che per chi realizza l’evento. Quest’ultimo ha molto 'spazio' da riempire, per dare all’ascoltatore un risultato soddisfacente. Questo è anche il motivo per cui chiediamo a chi ascolta di chiudere gli occhi, un modo per ampliare ulteriormente gli orizzonti e concentrarsi solo sulla musica e sugli effetti audio, creati grazie al Dolby Atmos".

Il tuo album “Oximore” è dedicato a una figura fondamentale della musica

Si, è Pierre Henry scomparso anni fa con il quale ho lavorato e avrei dovuto collaborare anche per “Electronica”, mio album candidato al Grammy. L'ho conosciuto quando frequentavo in Francia Groupe de Recherche Musical (GRM), dove ho studiato. Lui amava unire il suono degli strumenti convenzionali a quello di rumori reali che percepiamo nella vita di tutto i giorni, come quello di una lavatrice o di un cane che abbaia. Il movimento francese “Musique Concrete”, al quale Henry apparteneva, si riferisce in particolare  un genere di composizione musicale che utilizza i suoni registrati come materia prima grezza. Il movimento è stato sviluppato per la prima volta negli anni ‘40 e ha rivoluzionato il modo di produrre musica.

"Oximore" vuole avvicinare quindi il più possibile l’ascoltatore all’evento

Si, cito per questo l’esempio di Federico Fellini che una volta mi disse: nei miei lavori non sono interessato a filmare il mare, ma a ricrearlo nei teatri di posa. Questo è ciò che ho avuto in mente quando lavoravo a “Oximore”. Lo stesso accade con il Dolby Atmos, dove il compositore la possibilità di distribuire nello spazio i suoni nella maniera giusta, con effetti immersivi.

Cosa accadrà dopo Milano?

Vorremmo presentare "Oximore" anche dal vivo, ma il problema è quello di trovare una location adatta che possa ospitare un così alto numero di diffusori, che possano 'ricreare' l'evento nella maniera più fedele possibile. Ho già eseguito una prima versione dal vivo della composizione in audio spaziale fisico a 360° come anteprima mondiale esclusiva, nella “Maison de la Radio” a Parigi, già sede del Groupe de Recherche Musicale.

“Oximore” sarà pubblicato in formato cd, doppio vinile e digitale in stereo e in Audio Spaziale con Dolby Atmos su Apple Music. La versione fisica sarà accompagnata da un codice per accedere al master binaurale di altissima qualità, come ideato da Jean-Michel Jarre durante la produzione dell'album.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri