Il cantante, autore e musicista è ospite di Popular
di Giancarlo Bastianelli© Angelo Orefice
Niente di meglio per festeggiare i 30 anni di carriera, della pubblicazione di un disco che non vuol segnare un punto di arrivo, ma solo un passaggio importante di un percorso in costante evoluzione. Joe Barbieri, cantante, autore e musicista, dà alle stampe "Tratto da una notte vera", il suo nuovo album live antologico. Insieme al disco, in partenza anche un tour, dal titolo emblematico "Trenta Anni Suonati". Grazie alla felice intuizione di Pino Daniele, che proprio il 7 ottobre 1992, in qualità di produttore, mise un diciottenne Joe prima in uno studio e poi sul palco del Festival di voci nuove di Castrocaro, ha avuto inizio un viaggio entusiasmante.
E’ un piacere ospitare per la prima volta a “Popular” un artista dello spessore di Joe Barbieri, che così ricorda l’inizio della collaborazione con Pino Daniele: "Una collaborazione di quel livello, mi diede una spinta fondamentale, la cui forza mi ha permesso di proseguire e di andare avanti fino a oggi. Andai in studio per realizzare il mio primo disco, il giorno dopo aver concluso l'esame di maturità e trovarmi in studio a lavorare con un personaggio di quel livello, mi diede una grande emozione. Ciò che appresi da lui e che ancora oggi cerco di declinare a modo mio è la sua capacità di mescolare le nostre 'radici', dal momento che siamo entrambi napoletani, con il diverso, l’altro, il lontano. Una lezione forte che cerco nel mio piccolo sempre di rinnovare".
Come hai vissuto in questi trenta anni il rapporto con il pubblico?
Il mio rapporto col pubblico è fondamentale, non essendomi mai confrontato con masse enormi di persone, ho potuto stabilire un contatto più diretto con la gente, che è andato avanti fino a oggi e si sta rafforzando sempre di più. Le persone con cui sono entrato in contatto nel tempo, sono diventate negli anni anche vere e proprie amicizie. Proprio il “nucleo” più stretto dei miei fan mi indica la strada da percorrere. Questi anni trascorsi sul palcoscenico sono molti, ma io penso soprattutto a vivere il presente, di concerto in concerto, una sensazione da assaporare il più possibile, momento per momento, cercando di lasciarmi guidare dalla musica, dagli stimoli dai sogni e dai desideri, ma innanzitutto dal rapporto con la gente, che io considero importantissimo.
Come ti appresti ad affrontare questo nuovo tour?
Con uno spirito duplice, un paradosso se vogliamo: da una parte la consapevolezza di conoscere il mestiere e il piacere di suonare con i miei musicisti, e creare musica, dall’altra c’è quella giusta tensione che accompagna ogni “nuovo inizio”. Il tour che sta per partire riveste un’importanza particolare, un “inizio angolare”, come un giro di boa che appartiene a tutti coloro che mi seguono: i musicisti sul palco ed il mio pubblico. Nessuna arte ha il potere di cancellare i problemi di ogni giorno; portare avanti con dedizione la nostra attività, è l’unica cosa che possiamo fare per cercare di migliorare il mondo.
“Tratto Da Una Storia Vera” è stato registrato lo scorso dicembre durante un concerto al Teatro Forma di Bari. Nel disco anche tre bonus track: due nuove canzoni “Retrospettiva Futura” e “Maravilhosa Avventura”. Nell'album anche la rilettura di “Dettagli”, classico a firma di Roberto Carlos e Bruno Lauzi, portato al successo da Ornella Vanoni e che il prossimo anno compirà 50 anni esatti. L'inizio del tour sarà anticipato da un'anteprima giovedì 6 ottobre al Teatro Filodrammatici di Milano per JazzMi Festival con un doppio set, alle 19:00 e poi alle 21:00. Venerdì 7 ottobre al Teatro Acacia di Napoli invece ci sarà un unicum, una notte speciale, con il cantante musicista e autore, alla quale prenderanno parte alcuni colleghi che hanno costellato con la loro amicizia e le loro collaborazioni la carriera di Barbieri.