JAZZ MEETING

Massimo Carloni e Michele di Toro presentano il progetto "Piano2Forte"

I due musicisti sono ospiti di Jazz Meeting

di Giancarlo Bastianelli
24 Feb 2025 - 13:11
 © Ufficio stampa

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Un grande pianista con solide basi classiche, poi passato al Jazz ed un musicista e didatta, ma anche organizzatore di festival che hanno avuto plauso internazionale. Michele di Toro e Massimo Carloni, come due viandanti che percorrono strade diverse si sono incontrati, tracciando un loro itinerario, difficile da percorrere e forse proprio per questo ancora più affascinante. Forti delle loro competenze in campo musicale, Michele di Toro e Massimo Carloni hanno dato vita ad una iniziativa tesa a far emergere talenti, facendo leva non solo sulle capacità tecniche dei musicisti, ma anche e soprattutto sulla loro passione.

"Piano2Forte" proprio per questi motivi ha una sua originalità, accresciuta anche dalla rinascita di un mecenatismo che, come vedremo tra poco, è al servizio totalmente della musica e della valorizzazione dei talenti. Chi finanzia iniziative di questo tipo crede fortemente in ciò che fa, proprio perché mosso dalla passione, che spesso è decisiva per emergere, non solo in ambito musicale, ma anche in altri campi. Michele di Toro e Massimo Carloni sono ospiti graditissimi di "Jazz Meetig"

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Con quale scopo è nato Piano2forte?
Questa prima edizione di Piano2Forte, nasce con lo scopo di sottolineare il merito dei giovani iscritti ai corsi di piano classico piano jazz o piano pop rock dei conservatori, delle scuole civiche delle accademie e degli istituti in genere di tutto il territorio nazionale. Portare dunque il germoglio a potersi fortificare grazie a una serie di iniziative performative, di potenziamento didattico è di divulgazione e vendita dei progetti di questi giovani ragazzi. Una rivitalizzazione vera e propria di tutto il settore musicale, in un respiro comune che comprenda tutti quei luoghi, quelle figure fondamentali per la genesi e la conferma del talento.

Il riscontro da parte dei conservatori mi sembra estremamente positivo
Di tutti gli istituti! La cosa ci rinfranca sebbene abbiamo dovuto lottare contro una certa diffidenza iniziale e la farraginosità burocratica di certe strutture, davvero tipicamente italiane.  Ma il nostro desiderio di lavorare per i giovani sta avendo la meglio, grazie alla spinta delle stesse consulte degli studenti. Quei direttori illuminati che hanno sposato entusiasticamente il progetto, hanno il merito di essere stati la “scintilla” motivazionale, di tutti coloro che poi lo hanno sposato. Ne abbiamo ancora tantissimi in attesa di quei consigli accademici che per calendario arriveranno entro la fine del mese di febbraio. Voglio ricordare anche le figure di quei tanti personaggi appartenenti alle associazioni di categoria interessate, Susanna Stivali, Nicola Pisani, Claudio Angeleri, ai media e a quegli artisti che hanno speso parole di merito verso questa iniziativa.

Come si struttura il progetto?
Una selezione da parte dei dipartimenti di pianoforte classico, jazz o pop/rock di un massimo di 3 ragazzi per istituto, attraverso l'invio di MP4 illustrativi delle peculiarità di questi talenti, magari accompagnati da due righe dei loro docenti, da riceversi entro il 15 marzo. Il maestro selezionatore Michele Di Toro ne sceglierà 20 su tutto il territorio nazionale, e questi nomi verranno resi pubblici il 15 aprile, sul sito dell'iniziativa www.piano2forte.it. Dopodiché nel periodo tra il 15 maggio e il 30 giugno raggiungeremo gli istituti di appartenenza dei 20 vincitori, con un concerto di Michele di Toro, che nella seconda parte vedrà sul palco un giovane selezionato per un’esibizione a due pianoforti, precedentemente concertata. Questo è l'aspetto di confronto e crescita in ambito performativo in senso assoluto. Assieme ad un grande, sul palco! Un sogno! Realizzeremo un fantastico reportage audio video di questi concerti e poi negli ultimi 10 giorni di luglio avremo modo di ospitare questi venti ragazzi per 10 giorni in una struttura turistica d'eccellenza sulla Costa Adriatica nella provincia di Ascoli Piceno, avranno modo di frequentare anche questo in modo totalmente gratuito 10 masterclass, ed ecco l'aspetto di crescita ulteriore, con docenti veramente d'eccezione, e su tematiche assolutamente imprescindibili per loro che ora stanno affrontando l'ingresso nel mondo professionale. Oltretutto in quei dieci giorni, i ragazzi avranno modo di avere letteralmente piazzati presso privati strutture rassegne cartelloni e palinsesti di enti, i loro progetti, aiutati anche a comporre le formazioni necessarie (duo con cantante o sax, trio con basso e batteria, etc) ove non di piano solo, non i professionisti del territorio. E saranno così retribuiti! Una macchina di produzione vera e propria. Ma la cosa ancora più bella è che in quei dieci giorni questi venti ragazzi si conosceranno si stimeranno e arriveremo a una sorta di vero e proprio caffè letterario di altri tempi, dov'è il gemellaggio dei propri progetti delle proprie idee musicali si completerà.

Fondamentale la presenza di un pianista e compositore di livello internazionale come Michele Di Toro...
È la figura centrale di questo progetto ed è in grado di garantirci una centralità ed un balance assoluto rispetto ai generi. È assolutamente una rarità trovare un pianista in grado di esprimersi a livelli di eccellenza sia nella classica (premio Friedrick Gulda, sottolineature di Maurizio Pollini in un articolo di Lina Sotis, Cavaliere della Repubblica per meriti artistici...) che nel jazz, dove le sottolineature sono arrivate da parte di cronisti come Maurizio Franco, probabilmente la firma più autorevole del giornalismo europeo. E la sua empatia come didatta è stato il fulcro essenziale sul quale ho deciso di far leva per ispessire notevolmente la caratura di questo progetto che basandosi su una selezione dove garantire una valutazione lungimirante partendo dal potenziale ancora inespresso ma valutabile, assicurando un appoggio davvero incentivante nell'occasione del concerto che il giovane musicista, potrà sostenere all'interno del proprio istituto di appartenenza.

Quanto è difficile valorizzare un talento?
Innanzitutto ho una mia precisa convinzione. Il vero talento in senso puro ed assoluto non ha bisogno di insegnamenti se non per la parte riguardante le regole, l'assimilazione dei sistemi e le questioni teoriche. In gran parte tutto questo può essere sovvertito dal talento che genera una nuova corrente, e sta al pubblico concedere a se stesso un tempo di assimilazione per l'acquisizione di questo neo linguaggio. Ma di certo come dico sempre io il marmo non può lavorarlo solo Michelangelo. Esistono tanti eccellenti marmisti ed è di questi che le scuole si devono occupare, per costruire anche gli esecutori, personaggi dotati di strumenti sopraffini per la restituzione dell'idea di chi compone di chi crea di chi arrangia. Questo progetto non è per chi compone, ne esistono già tanti... Ma è per chi ha bisogno di essere scovato, incentivato, e portato ad un livello di eccellenza, che appunto è compito del vero e proprio talent scout, disinteressato, che nulla ha a che fare con le macchine tritacarne dei "Talent". È un progetto che oltretutto non andrà d'accordo assolutamente con i diplomifici, ma che vuole fornire una possibilità ai giovani a prescindere dai titoli. Vogliamo rendere un grazie immenso ad un gruppo imprenditoriale, La Guerrato Spa, che si distingue per sensibilità e che ci ha consentito di avviare, sostenere, divulgare il progetto, assurgendo a quel ruolo di mecenatismo così meritevole da essere paragonato a quegli illuminati e sono riusciti a permettere lo sviluppo del Rinascimento italiano, che ha permesso all'Italia di avere un patrimonio artistico e culturale assolutamente imparagonabile.

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