OSPITE A "JAZZ MEETING"

Pat Metheny presenta il suo nuovo lavoro "From This Place"

Il chitarrista e compositore americano ospite a "Jazz Meeting"

di Giancarlo Bastianelli
20 Feb 2020 - 13:03
 © Jimmy Katz

© Jimmy Katz

Ci sono artisti che sfuggono da etichette e classificazioni e che,  incuranti  delle "mode" del momemto, si impegnano costantemente per creare musica originale e senza tempo. Pat Metheny, gradito ospite a "Jazz Meeting"  lavora con questo obiettivo da quando insieme a Lyle Mays, scomparso alcuni giorni fa dopo una lunga malattia, diede vita al Pat Metheny Group. I due musicisti insieme a colleghi del calibro di  Mark Egan, Paul Wertico Dan Gottlieb e Nana Vasconcelos hanno "dipinto" negli anni una musica sempre "fresca" e capace di emozionare.

Basta riascoltare capolavori come l'omonimo "Pat Metheny Group" o il pluri premiato "Offramp", per rendersi conto dell'impatto dei brani a decenni di distanza dalla loro pubblicazione. Metheny dal suo sito ha rivolto un commosso messaggio al suo amico Lyle, con il quale per molti anni ha condiviso un cammino forse unico nel panorama musicale mondiale. "From This Place" è il titolo del nuovo lavoro discografico di Pat Metheny, primo album composto di materiale inedito dal 2014.

Ad affiancare il leggendario chitarrista nell' album pubblicato dalla etichetta Nonesuch: il batterista Antonio Sanchez, la bassista Linda May Han Oh, il pianista Gwilym Simcock. Joel McNeely conduce la Hollywood Studio Simphony. Pat Metheny parla così  del "making of" di "From This Place". È  stato emozionante realizzare "From This Place", dice il chitarrista, perché rappresenta secondo me una combinazione di molte cose. Da "Bright Size Life" ad oggi, ho cercato di creare un mio stile, dando vita a musica che non si colloca in una categoria precisa, ma che contiene molte cose differenti, tutte importanti per me.

Questo nuovo disco è il risultato di oltre 200 concerti che ho fatto con i miei musicisti in giro per  il mondo. Antonio Sanchez, che  è con me da oltre 20 anni anche in altri progetti, la bassista Linda May Han Oh che fu influenzata dal disco che ho realizzato con trio con Roy Haynes e Dave Holland. Linda ama ancora molto questo disco, ma anche il pianista Gwilym Simcock, che apprezzava i miei brani già prima di lavorare con me, sono riuscito a realizzare qualcosa di veramente emozionante. Con tutti loro ho un feeling molto forte. Anche Joel McNeely che ha condotto la Hollywood Studio Symphony Orchestra ha fatto un ottimo lavoro e rappresenta un importante valore aggiunto per tutto l'album. Se considero questo disco una delle migliori cose che ho realizzato è anche grazie all'interplay con gli altri musicisti  Gil Goldstein produttore del lavoro è stato anche lui molto importante.

Cosa rappresenta la musica per te non solo come musicista, ma come ascoltatore

La musica è un aspetto interessante della nostra esistenza, forse l'aspetto più invisibile che la cultura abbia prodotto e che a sua volta  investe e contamina molti campi. Vivere nella musica è entusiasmante, personalmente amo addentrarmi in essa con molto rispetto, per cercare di comprenderla. Secondo me i migliori musicisti sono in migliori ascoltatori, prima ancora che compositori o esecutori. Suonare insieme a tutti questi musicisti di qualità, significa anche scoprire cose insieme.

Per te cosa cambia nel passaggio tra composizione e esecuzione dal vivo di un brano

Quando componi, sei seduto nella tua stanza puoi correggere, cosa che dal vivo non è possibile; il pubblico si aspetta molto da te e tu devi dare il meglio. Il tempo della composizione e quello del concerto sono differenti. La pressione è più forte dal vivo, ogni sera la musica ha dei cambiamenti e cambia anche il pubblico.

Come vivi il rapporto con il pubblico quando vieni a suonare in Italia  

C'è sempre ovunque vado un forte connessione con la gente, ma l'Italia è speciale perché è una terra di grandi compositori da diversi secoli,  forse più che in altri paesi. Amo i compositori del passato con le loro melodie, l' Opera, ma anche quelli attuali soprattutto Morricone. Mi piace venire in Italia con mia famiglia anche come turista. Con Pat Metheny in "From This Place" diversi ospiti speciali come: Meshell Ndegeocello (voce), Gregoire Maret (armonica), and Luis Conte (percussioni)  Questo nuovo album è l'ennesimo "gioiello" di una  carriera iniziata negli anni '70 per Pat Metheny, vincitore di 20 Grammy Awards e per ben 36 volte in nomination per il prestigioso riconoscimento.

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