A POPULAR

Peppe Fonte parla del concerto dell'8 marzo dedicato a Lolli, Ciampi e Daniele

Tgcom24 ha incontrato il cantautore che salirà sul palco del Cinema Teatro "Astrolabio" di Villasanta in provincia di Monza - Brianza l'8 marzo

06 Mar 2019 - 15:48

In occasione dell'8 marzo sul palco del Cinema Teatro "Astrolabio" di Villasanta in provincia di Monza - Brianza a partire dalle 21,30, nell'ambito della rassegna "Parole al Vento, canzoni fatte a mano raccontate dagli artisti", va in scena "L'incontro: avevamo un appuntamento con Lolli, Ciampi e Daniele", un raffinato concerto di musica d'autore dedicato alle donne, che potranno accedere con ingresso libero alla sala. Tre cantautori italiani, Paolo Capodacqua, cantautore e chitarrista, legato per 25 anni a Claudio Lolli, Peppe Fonte rimasto folgorato da adolescente da un incontro ravvicinato con Piero Ciampi e Marco Massa, milanese, ma anche napoletano nell'animo sotto il segno di Pino Daniele, si ritrovano per ricordare Claudio Lolli, Piero Ciampi e Pino Daniele.
Peppe Fonte
nostro gradito ospite a "Popular" parla dello spirito del concerto.

© ufficio-stampa

© ufficio-stampa

Un evento che vuole ispirarsi ai Q Concert degli anni 80, che videro riuniti autori come Cocciante, Gaetano e New Perigeo, ma anche Ron, Kuzminac e Ivan Graziani. Cantavano le loro canzoni e si scambiavano il repertorio, poi eseguivano dei brani tutti insieme. Ne fecero anche dei dischi che oggi fanno parte della storia della musica.

Peppe Fonte scrive canzoni da quando aveva quindici anni, complice l'incontro, ancora ragazzino, con Piero Ciampi e poi la frequentazione con il suo principale collaboratore, Pino Pavone, come lui calabrese e avvocato. “Quella dei 'Q Concert', dice il cantautore, “è un avventura che ha una tradizione molto importante per la canzone d'autore, quando questa rappresentava il futuro della musica italiana. Io, Paolo e Marco ci siamo messi al servizio di queste figure "infinite", artisti fondamentali per la crescita della musica d'autore in Italia. Con i miei colleghi cercheremo di riproporre quella che fu l'atmosfera di quei concerti con big della musica d'autore, dai quali vennero anche incisi dischi di successo, i Q Disc appunto”.

Piero Ciampi è stato per te un punto di riferimento importante
 Certamente, anche perché in un momento in cui non lo conosceva nessuno, io ebbi la fortuna di incontrarlo e viverlo, ero piccolo non appartenevo alla sua generazione, ma vissi comunque la "scuola ciampiana". Quello di Ciampi era un modo di vivere la vita. La sua figura è centrale non solo nella musica d'autore di quegli anni, ma ha anche "invaso" negli anni anche altri campi. Anche oggi mi ispiro a lui parlando nelle mie canzoni di cose che ho vissuto; infatti la mia passione per scrivere nasce dal fatto di raccontare la vita, perché il pubblico si accorge se un cantautore quando canta e si esprime attraverso le parole, non è sincero.

Nel tuo ultimo lavoro "Io non ci sono più" collabora anche Pino Pavone, amico e collega di Ciampi
Si, lui ha scritto a "quattro mani" le più belle canzoni di Ciampi, per questo lo ritengo un personaggio straordinario non solo dal punto di vista musicale, ma anche un grande amico, oltre che raffinato autore. E' un personaggio di culto nel panorama italiano, una sorta di tesoro, che come tale custodiamo gelosamente. Con Pino Pavone ho sviluppato nel tempo una sinergia che mi ha portato a migliorarmi costantemente.

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