Il nuovo album della musicista è dedicato ai concerti per tastiera di Bach
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
Il disco "Bach Keyboard Concertos. BWV 1052 1053 1054 1056", pubblicato da Warner Classics, è il nuovo album Beatrice Rana in cui la pianista, nota e apprezzata nel mondo, esplora le infinite possibilità interpretative della musica di Johann Sebastian Bach al pianoforte.
Nell’album, anticipato dal primo movimento "L’Allegro dal Concerto No.1 in Re minore BWV 1052" e dal celebre "Largo dal Concerto No.5 in Fa minore BWV 1056", Beatrice Rana si impegna in un dialogo intimo e illuminante con l'orchestra d'archi Amsterdam Sinfonietta, guidata dal primo violino e direttore artistico Candida Thompson, in quattro concerti per tastiera del compositore tedesco: "BWV 1052 in Re minore", "BWV 1053 in Mi maggiore", "BWV 1054 in Re maggiore" e "BWV 1056 in Fa minore".
Beatrice Rana è una delle pianiste più acclamate a livello internazionale, conosciuta per la sua sensibilità artistica e il virtuosismo tecnico. Si esibisce regolarmente nelle più prestigiose sale da concerto e nei più importanti festival mondiali, collaborando con orchestre come la Royal Concertgebouw e i Berliner Philharmoniker. Nel 2017 la pianista ha fondato il festival "Classiche Forme" a Lecce, oggi tra i più importanti d'Italia. Ha ricevuto premi come il Young Artist of the Year ai Gramophone Awards. Nel 2024/25 è Artist-in-residence a Radio France.
Beatrice Rana è nostra ospite a "Popular" e così ci ha parlato di questa uscita discografica
Sono estremamente felice di aver realizzato la registrazione di questi concerti per tastiera, quindi di poter tornare discograficamente a Bach, dice Beatrice Rana. Un autore che mi ha accompagnato fin dall'infanzia, avevo già realizzato un disco di musiche del compositore tedesco nel 2017 con la mia esecuzione delle "Variazioni Goldberg", ma tornare dopo quasi 10 anni con i musicisti della Amsterdam Sinfonietta, a trattare Bach rappresenta per me una "tappa obbligata". Vivo la vita discografica come una sorta di fotografia e Bach ha fatto sempre parte del mio itinerario artistico.
Cosa rappresenta per te la collaborazione con l'Amsterdam Sinfonietta?
L'alchimia perfetta, perché i concerti di Bach sono straordinari, ma anche estremamente difficili da suonare con un'orchestra. Ho suonato Bach anche con orchestre sinfoniche, ma la qualità raggiunta con la Amsterdam Sinfonietta è notevole. Sia i giorni delle prove che quelli dei concerti veri e propri, hanno rappresentato per me un ulteriore arricchimento, dal punto di vista umano e musicale. Tutti musicisti bravissimi, guidati da Candida Thompson che è primo violino ma anche Direttrice.
Come è iniziata la collaborazione con questa Orchestra?
Iniziai a collaborare con loro in una tournée del 2019, io tenevo in particolare a eseguire la musica di Bach, mi sono trovata benissimo; suonando con loro si viaggia in tutta Europa, e si fanno molti concerti. Con la Amterdam Sinfonietta, mi sono trovata come a casa nel modo di sentire la musica.
Un repertorio al quale tieni molto, in particolare il concerto BWV 1056 in Fa minore
Si, è stato il primo che ho suonato in pubblico; avevo un forte desiderio di riproporre una composizione che mi ha accompagnato sin da piccola. Non esito a definire il concerto una piccola gemma della musica. Ha un secondo movimento che considero di una bellezza straordinaria.
Johann Sebastian Bach è sempre moderno
E' un compositore assoluto, che non è collegato con il suo tempo, riesce sempre a guardare avanti, una caratteristica che ritrovo sempre, anche in questi quattro concerti. Hanno una modernità e un ritmo che li fa apparire sempre moderni.