A "POPULAR"

Il maestro Cottalasso racconta le "Prove aperte" della Filarmonica della Scala diretta da Chailly

Si parte il prossimo 26 gennaio al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano

di Giancarlo Bastianelli
24 Dic 2024 - 11:27
 © Ufficio stampa

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Ospite a "Popular" il maestro Damiano Cottalasso, coordinatore artistico dell'orchestra Filarmonica del Teatro Alla Scala, che, presenta la 14esima edizione delle "Prove Aperte". Cinque le serate (si comincia il 26 gennaio) in programma nel corso del 2025, con lo scopo di raccogliere fondi per le associazioni no profit e con l'anteprima gratuita per la città, ospitata quest'anno eccezionalmente al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Sul podio, Riccardo Chailly dirigerà la Sinfonia n.7 di Gustav Mahler, in occasione del concerto di apertura della nuova stagione.

In accordo con il Comune di Milano, una parte dei biglietti è riservata alle fasce della popolazione, che hanno maggiore difficoltà ad accedere alla vita culturale meneghina, oltre che agli enti beneficiari di questa edizione.
Abbiamo incontrato il maestro Cottalasso, che è anche vicepresidente della Filarmonica del Teatro Alla Scala, che ci ha parlato dell’emozione nel proporre la musica classica anche a persone che non frequentano questo mondo.
"L’emozione è la stessa se non addirittura superiore", dice Damiano Cottalasso: "dal momento che la finalità sociale delle prove aperte, aiuta maggiormente anche noi musicisti ad essere in empatia con il pubblico; un coinvolgimento che genera emozione, anche da parte nostra".

Forte anche lo scopo sociale delle prove aperte

Aprire una prova al pubblico e nel contempo e poter preparare un concerto, negli anni è stato qualcosa di estremamente positivo, che dà un aiuto concreto a persone meno fortunate o che non sono solite frequentare il nostro mondo; ci auguriamo che negli anni futuri ci siano ulteriori sviluppi e che l’orchestra sia sempre più vicina alla gente.
Le prove aperte rappresentano un’occasione per dedicare al pubblico il tempo che noi di solito utilizziamo, per la preparazione di un concerto.
Una serata in cui noi musicisti ci sentiamo un tutt’uno con le persone che assistono, ci sentiamo coinvolti in qualcosa che è superiore a noi.

Sarà per voi della Filarmonica un 2025 intenso: fatto di concerti, non solo al Teatro alla Scala, non solo in Italia

Senza dubbio, abbiamo davanti a noi un anno impegnativo, ricco di appuntamenti.
Essere il coordinatore artistico è un compito difficile, ma anche esaltante, che mi riempie di orgoglio.
Il mio scopo è quello di aiutare i miei colleghi a dare il meglio in ogni occasione, ad un pubblico esigente come quello della musica classica, creando un “prodotto” sempre all’altezza.
Questa è la quattordicesima edizione delle "Prove Aperte" e devo dire che negli anni il pubblico è stato sempre più numeroso ed interessato a questa iniziativa, anche per il suo scopo benefico. 
Le prove aperte a pagamento che si terranno al Teatro alla Scala, sono a sostegno di organizzazioni che operano sul territorio milanese, per il contrasto alla povertà educativa. 
Ancora una volta il pubblico potrà assistere alla messa a punto di grandi concerti a prezzi contenuti e partecipare a un importante progetto di solidarietà.
Proprio per l'impegno concreto a favore della comunità, lo scorso 7 dicembre l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, fondata da Claudio Abbado, è stata insignita dell'Ambrogino d'oro.

 

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