L'opinione sulla ricollocazione dei migranti in varie città d’Italia con prefetti che addirittura minacciano la requisizione delle case sfitte
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Ci risiamo. Non passa giorno senza che, per insipienza, imprudenza (o impudenza) e furbizie di ogni genere non si aggiungano ai tanti, nuovi problemi legati all'immigrazione extracomunitaria. L'ultimo episodio riguarda la ricollocazione dei migranti in varie città d'Italia con prefetti che addirittura minacciano la requisizione delle case sfitte per questa “pelosa” ospitalità. Sullo sfondo le affermazioni un po' ridicole del ministro dell'Interno Alfano: "Non abbiamo autorizzato nessuna iniziativa del genere. Ma se ci si dovesse arrivare, sia ben chiaro che la colpa è dei Comuni che non si sono adeguati alle decisioni del governo".
Sorprendente! Ora è colpa nostra… Silenzio tombale, invece su due gravi inadempienze dell'esecutivo: da un lato il ritardo nella costruzione di nuovi Hotspot (volgarmente detti centri di accoglienza e identificazione) e l'inefficienza di quelli esistenti. Dall'altro la lentezza dei rimpatri forzosi ovvero – ricordate? - il tanto strombazzato ponte aereo che avrebbe dovuto riportare nei Paesi di origine i migranti “economici” ovvero coloro che non sono “rifugiati” in fuga da guerre, militari o civili che siano, ma che arrivano in Europa per ricongiungersi a parenti – a loro volta clandestini - o per cercare fortuna.
I migranti economici sono in assoluta maggioranza rispetto ai rifugiati. Ora è inutile dibattere sulla correttezza di questa distinzione: l'hanno introdotta i cattolicissimi Renzi ed Alfano. Precisando che i non-rifugiati, identificati e schedati, sarebbero stati immediatamente rimpatriati. Il Viminale sostiene di procedere con due voli alla settimana, che sono pochissimi, mentre dentro alle frontiere italiane si ammassano decine di migliaia di disperati. In mezzo a loro, spesso, anche i mercanti di essere umani e – forse - terroristi “dormienti”.
Sui numeri la confusione è enorme. Tra il 2014 e il 2015 sarebbero arrivati in Italia oltre 180mila migranti. Ne sono stati rimpatriati solo 24mila (compresi molti ereditati dal 2012/13). E gli altri? Volatilizzati in gran parte e finiti in clandestinità nel resto d'Europa, grazie all'occhio distratto del governo Renzi-Alfano. I rimanenti – dobbiamo desumere - sono rifugiati. Oppure migranti sfuggiti a identificazione e schedatura, che dovremmo prenderci in casa noi!
Il fatto è che sulla drammatica questione a farla da padrona è stata l'italica furbizia: altro che Hotspot, la politica del governo pare essere quella delle tre scimmiette: non sento, non parlo ma – soprattutto - non vedo! E a risolvere il tutto – cristianamente - sarà la Divina Provvidenza.