Ospiti di Jazz Meeting, raccontano "Tre per Una" che apre il festival milanese
© Ufficio stampa
"Omaggio a Mina" in chiave jazz, giovedì 22 ottobre alla Triennale di Milano. Dalle 20 un concerto per presentare al pubblico del festival Jazzmi il progetto "Tre per Una" con Danilo Rea al piano, Massimo Moriconi al contrabbasso ed Alfredo Golino alla batteria. Massimiliano Pani racconterà tra un brano e l’altro storie, aneddoti e particolari inediti del lavoro in studio con Mina e la sua collaborazione con i tre straordinari musicisti. "Tre per una" nasce da un’idea dello stesso Massimiliano Pani e vede coinvolti tre musicisti che affiancano Mina da molti anni nei suoi dischi, realizzati in studio e che hanno dato una loro personale interpretazione, di canzoni popolarissime che, a decenni di distanza dalla loro pubblicazione, sono conosciute ed apprezzate anche dalle nuove generazioni. Danilo Rea, Massimo Moriconi e Alfredo Golino, sono i graditi ospiti di Jazz Meeting.
Danilo Rea spiega come è nato il progetto: "Nessuno di noi avrebbe preso un’iniziativa come questa, dice il pianista, se non ci fosse stata proposta da Massimiliano, che ci ha convinti a fare un tributo in musica a Mina. Siamo saliti a Lugano ed abbiamo inciso questo disco alla maniera del jazz: si suona un brano una o due volte al massimo e si va avanti. E’ stata questa un po' l’ottica nella quale ci siamo mossi negli anni: una libertà totale, a patto che i brani vadano in una direzione che piaccia a tutti. Suonando con Mina ci siamo sempre trovati in un solco comune. Realizzando Tre per Una, abbiamo privilegiato brani che lei cantava negli anni ’70, periodo antecedente l’inizio della collaborazione e che furono scritti da compositori del calibro di Bruno Canfora e Gianni Ferrio. Nel disco 'Tre per una' abbiamo scelto pezzi che sono nella mente di tutti, indipendentemente dal fatto che siano stati pensati per il jazz o per altri territori musicali. Fanno parte del progetto anche canzoni che Battisti scrisse per Mina come 'Amor Mio' o 'Insieme' che il cantante raramente interpretò. Negli anni ’70 nelle orchestre della Rai lavoravano jazzisti straordinari come Oscar Valdambrini, Dino Piana o Gianluigi Trovesi; era un’epoca d’oro e ricca di spunti, anche per musicisti delle generazioni successive. Con Mina abbiamo avuto la possibilità di realizzare centinaia di brani, dai classici di Modugno o della musica napoletana o di Frank Sinatra. E’ stato facile lavorare con lei in questi anni dal punto di vista del feeling, un brano lo si suona al massimo due volte. Mina canta in maniera divina e facilita il compito anche a noi musicisti, dal momento che per la riuscita di un progetto, c’è bisogno di empatia e stima reciproca".
Massimo Moriconi esprime così le sue sensazioni alla vigilia del concerto a Milano: "Sinceramente suonare in grandi città Roma o Milano mi dà sempre sensazioni particolari, dice il contrabbassista, con Danilo e Alfredo lavoriamo insieme da tantissimi anni e siamo soddisfatti di avere creato un disco con brani che, essendo conosciutissimi, arrivano al pubblico in maniera diretta e immediata. Siamo a nostro agio nel lavorare in una dimensione dove l’improvvisazione ha una parte importante ed è fondamentale il conoscersi. Con Danilo in particolare, ci conosciamo da quando avevamo vent’anni e tutt’ora quando iniziamo a suonare sappiamo da dove partiamo, ma non dove arriveremo, coscienti del fatto che in questo progetto dedicato a Mina, trattiamo canzoni che sono diventate degli standard negli anni. Ho realizzato circa 45 dischi con Mina e sia lei che Massimiliano Pani mi hanno utilizzato per ciò che so fare, lasciandomi grande libertà".
Alfredo Golino dice la sua sul progetto dedicato a Mina: "Possiamo considerare 'Tre per una', come il sunto della collaborazione tra me Danilo e Massimo con Mina, dice il batterista. Il progetto ci ha entusiasmati, fin dal positivo riscontro che ebbe al momento della sua presentazione al BIue Note di Milano. 'Tre per Una' ci ha consentito di immettere le nostre idee e farci esprimere nella dimensione musicale che preferiamo. Milano è una piazza importante dal punto di vista musicale, pur non essendo milanese ci ho vissuto e lavorato per circa 20 anni. Il pubblico è estremamente competente ed abituato ad ascoltare jazz di altissimo livello. Massimiliano Pani non parlerà solo dell’esperienza con Mina ma anche con noi, dando vita ad uno spettacolo a tutto tondo che non vive solo di musica, ma anche del racconto".