Il pianista e compositore è l'ospite di Popular
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Si intitola "Tree Of Light" il nuovo lavoro del pianista e compositore Riopy pubblicato dall'etichetta Warner Classic. Il musicista francese ma con base a Londra, da sempre è mosso dall'amore per la natura. "Tree Of Light" e il secondo disco di Riopy ed è dedicato ai temi della meditazione e della consapevolezza di se stessi e dell’ambiente in cui viviamo. Il musicista , è un appassionato di meditazione e spesso parla degli effetti curativi che questa pratica ha avuto sulla sua vita personale, così come sulla sua musica. Riopy, è il primo gradito ospite del nuovo anno a "Popular", e ci parla del suo interesse per la meditazione, fondamentale affinché l'uomo entri in "sintonia" con l'ambiente
"Si, sono temi ai quali tengo in particolare - dice Riopy - anche perché di solito quando noi cerchiamo di trovare le nostre radici o quando meditiamo ci sentiamo bene, dal momento che più riusciamo ad essere tranquilli, più siamo in sintonia con noi stessi e con l'ambiente. La musica può aiutarci nella meditazione, ci dà positività e calma, elementi necessari per vivere meglio. Per quanto mi riguarda la meditazione è stata fondamentale, ho anche composto un brano: 'Mad 66' creato appositamente per un app che si chiama Calm e che aiuta nella meditazione".
Con quale scopo hai creato "Tree Of Light"?
Il disco è il messaggio che voglio inviare al futuro dell'umanità, non a caso il primo brano si intitola "Tree Of Light - A call to arms" ed è come un invito ad alzarsi e a combattere attraverso la musica per superare il nostro disagio. Spero che tutto il disco abbia un ruolo anche olistico, specialmente in un mondo come quello di oggi dove spesso l'individualismo ha la meglio sulla comprensione degli altri. La musica secondo me è una medicina, che non solo aiuta noi stessi, ma dà un contributo importante a migliorare il mondo, ma anche a salvarlo.
Quanto conta l'apporto della gente che ti segue quando realizza ed esegui i tuoi brani?
Il concetto di creare un brano ed eseguirlo, nasce anche dall'esigenza di condividere la musica con il pubblico, per dare vita ad una sorta di scambio di energia con le persone che ascoltano la mia musica. È come se fossimo tutti connessi, questa è secondo me la migliore esperienza. Il titolo dell'album richiama la natura, nel mio caso camminare in un bosco mi dà sensazione bellissime: mi aiuta a meditare quindi a comporre. Non sono contro la tecnologia ma questa non può governarci completamente, l'uomo deve mantenere il controllo sulla tecnologia e non il contrario.
Cosa puoi dirci dell'Italia?
Il vostro è un Paese dove spero di poter suonare presto, l'Italia è "connessa" con la musica, grazie anche alla presenza di grandi compositori come Verdi o Vivaldi.