A Jazz Meeting incontro con il contrabbassista e compositore che ideò la manifestazione un quarto di secolo fa
Dopo il successo del primo dei tre concerti dell'anteprima della 25esima edizione del Festival "Parmafrontiere" con "Storie di Jazz", proposto dal Parmafrontiere Ensemble, il 16 luglio sarà la volta del Roberto Bonati Chironomic Ensemble del contrabbassista e compositore che ideò il Festival un quarto di secolo fa. Una manifestazione che negli anni ha saputo evolversi, portando sui palchi della città emiliana il meglio del jazz italiano e internazionale, fedele al suo non avere "frontiere", non solo dal punto di vista geografico, ma anche e soprattutto musicale e quindi culturale.
Roberto Bonati gradito ospite a "Jazz Meeting" parla dell'importanza dei tre concerti che fanno da anteprima al festival vero e proprio: "Abbiamo deciso di proporre al pubblico di Parmafrontiere per dimostrare che la musica c'è nonostante tutto. C'è anche una gran voglia di ricominciare, per questo abbiamo deciso di mettere in campo alcuni concerti, un segnale per tutto l'ambiente e per la gente che assiste ai vari eventi. L'idea è quella di realizzare concerti come 'Storie di Jazz', dove si recuperano le radici antiche di questo genere musicale. Lo spettacolo del Chironomic Ensemble"è una sonorizzazione sula falsariga del lavoro su Hitchcock proposto alcuni anni fa con 'La Caduta della Casa Usher', del regista Jean Epstein tratta dal racconto di Edgar Alla Poe. Il concerto di Peo Alfonsi del 27 agosto, rappresenta invece il ritorno di una chitarrista estremamente originale, che più volte negli anni si è esibito nel nostro festival e che torna a Parma per presentare il suo nuovo lavoro discografico 'Nubìvago' al pubblico di Parmafrontiere"
Concerti che confermano il coraggio che avete avuto in questi anni
Si, tutte e tre le produzioni sono originali. Abbiamo sempre voglia di rischiare, di non andare sul "dejà vu" anche se si tratta di musica di qualità. Devo ringraziare le persone del mio staff, ma anche tutti coloro che contribuiscono ogni anno alla riuscita del festival e naturalmente i musicisti come ad esempio la Parmafrontiere Orchestra. che conto di rimettere in campo quanto prima. Parmafrontiere nel 2020 taglia il traguardo della 25ema edizione, ma ci prepariamo già al prossimo anno, con Parma che sarà "Capitale della Cultura". Abbiamo in cantiere anche una pubblicazione dedicata alla storia di Parmafrontiere, che uscirà per il 2021, mentre l'edizione del 2020 sarà leggermente anticipata rispetto alle precedenti, con inizio ad ottobre.