A Tgcom24 il direttore artistico del Festival parla del programma della manifestazione
di Giancarlo BastianelliArrivato alla sua XXII edizione, "Parmafrontiere" che ogni anno si tiene nella città emiliana, si è imposto come uno dei festival più innovativi in Europa, per il sapiente equilibrio tra la presenza di "mostri sacri" del panorama jazzistico e contemporaneo e giovani di grande spessore, che anche per merito del festival stesso, hanno "spiccato il volo". Il direttore artistico, contrabbassista compositore e direttore d'orchestra Roberto Bonati, anche quest'anno ha assicurato una partenza di alto livello alla manifestazione, con due nomi del calibro di Evan Parker e Barre Phillips, grandi protagonisti dell'anteprima di venerdì 27 ottobre al Teatro Farnese.
"Non è stato facile organizzare questo concerto", dice Roberto Bonati nostro ospite a "Jazz Meeting". "Visti i rispettivi impegni dei musicisti, quest'anno siamo riusciti ad averli con noi per un concerto che sarà certamente di alto livello, grazie a due "giganti" del panorama internazionale".
Tra le grandi presenze internazionali del festival non posso dimenticare il trio composto da Luis Sclavis, Dominique Pifarely, Vincent Courtois il 19 novembre, ma anche Jim Black con il progetto Human Feel il 26 novembre.
Il 10 novembre il contrabbassista Barry Guy e la cantante Savina Yannatou, saranno i protagonisti di "Una Stanza Per Caterina", appuntamento dedicato ad una grande amica del Festival come Caterina Dallara, che noi ogni anno ricordiamo con un concerto a lei dedicato.
Molto spazio anche ai giovani che tu hai formato musicalmente
Si, tra loro mi piace mettere in evidenza Andrea Grossi, anche lui come me contrabbassista e compositore, che sarà protagonista con la Blend Orchestra del concerto del 1 dicembre. Sabato 4 novembre sarà la volta di Michele Bonifati, originale e giovane chitarrista, che formatosi con il maestro Mingiardi, ha collaborato con nomi importanti della scena jazzistica italiana e non solo, che proporrà al pubblico di "Parmafrontiere" una sua visione del repertorio di Bob Dylan. Il 18 novembre avremo il trombonista Filippo Vignato, vincitore lo scorso anno del "Top Jazz" nella categoria nuovi talenti e del "Premio Internazionale Giorgio Gaslini" 2017. Il 12 dicembre sarà la volta del progetto "Pericope + 1" che vede Emiliano Vernizzi al sax e Alessandro Sgobbio al piano, affiancati dal batterista americano Nick Wight.