POPULAR

Roberto Masotti omaggia Franco Battiato

Nel quarantennale dall'uscita de "La Voce del Padrone" l'autore della foto di copertina dell'album si racconta a Popular

di Giancarlo Bastianelli
25 Set 2021 - 15:06
 © Roberto Masotti / Lelli e Masotti Archivio

© Roberto Masotti / Lelli e Masotti Archivio

Il 21 settembre del 1981, Franco Battiato pubblica per la Emi, "La Voce del Padrone". Basta forse solo il titolo del disco, per evocare ricordi nell' ascoltatore, con brani come "Summer On A Solitary Beach", "Cuccuruccucu'" o "Centro di Gravità Permanente". "La Voce del Padrone" è un capolavoro che rimane impresso a 40 anni di distanza nelle mente di tutti. Non ebbe un successo immediato, la sua "esplosione" a livello di vendite avvenne a distanza di diversi mesi, come una marea che sale e che tutto avvolge. Forse per questo è arrivato ai giorni nostri con un fascino non solo intatto, ma addirittura aumentato, dal momento che questo disco ad ogni ascolto rivela sempre cose nuove e quindi nuove emozioni. E' un onore parlarne con Roberto Masotti, autore della foto di copertina, il cui artwork fu curato da Francesco Messina. Roberto, nostro ospite a "Popular" parla così della storia di questa splendida immagine...

"Nacque tutto in maniera spontanea -  spiega Masotti - Battiato venne nel mio studio e realizzammo un servizio fotografico con immagini molto naturali e con un look non 'studiato'. Franco appare nella foto nel modo in cui era vestito normalmente in quel periodo. Ai tempi amavo molto fare foto con uno sfondo illuminato, come per astrarre una figura da un ambiente preciso. Realizzai ad esempio una foto di questo tipo anche per la copertina di 'Patriots', album che precede 'La Voce del Padrone' nella discografia del cantante. Poi Francesco Messina fece la magia di 'togliere' la sedia, portando Battiato in un ambiente completamente diverso".

Avevi conosciuto Battiato anni prima...
La mia amicizia con lui risale al periodo sperimentale e di album come "Sulle Corde di Aries" o "Clic"; lui non amava il jazz, io non ero particolarmente vicino al pop, ma nonostante questo entrambi eravamo interessati alla sperimentazione ed incuriositi da "paesaggi sonori", non convenzionali. Poi ho avuto modo di collaborare con la Cramps di Gianni Sassi che fu il grafico dei primi due album di Battiato: "Fetus " e Pollution", pubblicati dalla Bla Bla, fondata da Pino Massara. Sassi fu un artista a "tutto tondo" attivo nella pubblicità, come nella musica e nell'editoria alternativa. Sono tornato ad occuparmi di recente delle cose che realizzai in quel periodo, dal momento che Mondadori pubblicherà tutti i dischi di Battiato con molte foto fatte da me.

Non è l'unica novità su Battiato...
Sì, infatti uscirà, pubblicato da Rizzoli, anche un bellissimo libro, curato da Francesco Messina e da Stefano Senardi. Il volume, unito alla pubblicazione dell' "opera omnia" di Battiato, dovrebbe portare il pubblico a conoscere aspetti meno noti dell'artista; album che sono rimasti "di nicchia", ma che meritano un ascolto, per ampliare gli orizzonti di chi ne fruisce.

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