Il regista e attore compie 67 anni
Nanni Moretti spegne 67 candeline. Il regista nato in Trentino Alto-Adige, ma cresciuto a Roma ha sviluppato la sua passione per il cinema quando era ancora uno studente e subito dopo essersi diplomato al liceo classico ha iniziato a lavorare come regista. Le sue opere sempre ironiche e sarcastiche, nella prima fase della sua carriera, si ispiravano alle problematiche giovanili della sua epoca, ma col tempo si sono poi concentrate sulla critica, nello specifico, della società del nostro Paese e dei suoi costumi.
Il suo primo cortometraggio "La sconfitta" risale a quando aveva 20 anni. Fu girato con una cinepresa Super 8 acquistata con il ricavato della vendita della sua collezione di francobolli. Il primo lungometraggio, invece, "Io sono un autarchico" è del 1975, ottiene un buon successo, così come "Ecce bombo", che esce due anni più tardi. Entrambi i film sono stati girati, così come ha più volte dichiarato lo stesso regista, con "mezzi artigianali e nell'abitazione di Moretti. Ma il primo riconoscimento importante arriva con "Sogni d'oro", la pellicola che vince, nel 1981, il Leone d'argento al Festival del Cinema di Venezia. Questi sono i primi titoli che hanno reso celebre il regista, ma ne ricordiamo tanti altri come: "Palombella rossa", "La stanza del figlio", per cui vince la Palma d'oro a Cannes e il David di Donatello, ancora "Il caimano", "Habemus papam" e "Mia madre".
In occasione del suo compleanno rivediamolo nel 1981, quando a "Popcorn" parla della vittoria a Venezia, ma anche di come è nata la passione per il cinema.