Il monologo del comico sul suo rapporto con il proprio animale domestico
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Sul palco di "Zelig" nel 2007, uno dei comici più attesi era sicuramente Franco Neri. Con il suo accento calabrese e la sua valigia, Neri divertiva il pubblico con battute pungenti e con il tormentone che lo ha reso celebre: "Franco, oh Franco". Uno slogan che il pubblico ripeteva in coro ad ogni puntata.
Il comico, durante i suoi sketch, si soffermava ad analizzare ironicamente le differenze tra nord e sud, parlando nello specifico di come vive un calabrese quando arriva al settentrione. Pur interpretando il ruolo del calabrese emigrato in Piemonte, Franco Neri è nato a Torino: i suoi monologhi spesso infatti si rifanno alla storia dei genitori, loro sì, nati in Calabria. Spesso, però, Neri si divertiva a raccontare anche situazioni legate alla quotidianità, come in questa puntata del 25 ottobre 2007, in cui aveva parlato del rapporto che aveva con il suo cane.
"Dicono che i cani assomigliano ai padroni, io non ci credo però il mio va in giro con la valigia - aveva esordito nel suo sketch -. L'ho mandato pure a scuola, si è diplomato geometra. Adesso quando fa la pipì non segna il territorio, lo disegna. Conosce la geografia meglio del navigatore satellitare, tanto che mia madre fa: ma perché non lo chiamiamo Tom Tom?. Dal comune mi è arrivata la lettera che bisogna fargli il tatuaggio, l'ho fatta leggere al cane e lui mi ha detto: il tatuaggio no, o il piercing alla lingua o l'anello al naso. Gli ho fatto il collare borchiato".