Nel suo monologo, il comico confronta il presente con il passato, quanso a fermare l'automobilista sportivo c'era il fischio del vigile
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L'automobilista ha sempre una ragione per essere arrabbiato. Lo sa bene Gioele Dix, che, in un monologo del 2010 di "Zelig", arriva addirittura a prendersela con le telecamere.
"Non se ne può più, sono dappertutto", inizia il comico nel suo sketch. "Fino a qualche anno fa, quando ancora esistevano le persone, se ti capitava di passare con un giallo un po' maturo o un rosso un po' acerbo, sentivi il fischio del vigile, accostavi e te la giocavi".
"O facevi il tonto o facevi il perplesso oppure l'arrendevole", spiega Dix. "Dicevi 'ha ragione, ha ragione, sono un idiota. Mi dia il blocchetto che mi scrivo la multa da solo'".
Adesso, invece, le cose sono diverse: "Passi sotto il semaforo e sei fregato. Dicono 'è per fare sicurezza', ma non è così. È per fare cassa".