Il comico vestiva i panni di Jonny Groove, uno dei personaggi più amati della trasmissione e protagonista anche del film "Ti stimo fratello"
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Tra i tanti artisti che si sono esibiti sul palco di Zelig, un posto particolare va senza dubbio riservato a Giovanni Vernia. Attraverso il celebre laboratorio della comicità, il comico ligure ha portato al successo il personaggio di Jonny Groove, fino a renderlo protagonista del film "Ti stimo fratello". Nel giorno del 51esimo compleanno di Giovanni Vernia, riviviamo uno dei primi sketch presentati sul palco di "Zelig" nel 2008.
Canottiera con scritta argentata sul petto, capelli pettinati con il gel, occhiali da sole e pantaloni zebrati: così Giovanni Vernia vestiva i panni di Jonny Groove per raccontare le vicende di una vita fatta di serate in discoteca e incontri indimenticabili. Come nel novembre 2008, quando il personaggio presentato a "Zelig" scambia il conduttore Claudio Bisio con dj Albertino. "Non c'eri ieri sera all'Hollywood - era l'esordio del comico, riferendosi alla discoteca milanese - Io lì sono di casa. Pensa che il parcheggio costa 30 euro, ma io e il parcheggiatore siamo fratelli, quindi pago 29... Ma io la macchina non ce l'ho". Il racconto proseguiva quindi con le avventure notturne di Jonny Groove, che passava in rassegna le gag del suo personaggio diventate iconiche.
Nato a Genova il 23 agosto 1973, Giovanni Vernia si laurea in ingegneria elettronica e si trasferisce a Milano per lavoro. Nel frattempo, però, continua a coltivare la passione per la comicità, prendendo parte alla Scuola Teatrale di Improvvisazione Comica e a diversi laboratori. La svolta arriva proprio con Jonny Groove, presentato prima a "Zelig Off" per poi approdare anche in prima serata. Allo stesso personaggio è associato il singolo pubblicato nel 2008, "ESSIAMONOI", utilizzato per il suo arrivo sul palco; ma anche sullo spettacolo teatrale presentato in tutta Italia. Fino a "Ti stimo fratello", il film del 2012 in cui Giovanni Vernia racconta la sua vita giocando sul dualismo tra la sua identità più seria e composta e quella invece del suo personaggio.