L'attore, ospite a "Live - Non è la d'Urso", aveva parlato delle vecchie ruggini con il collega
Tanti auguri a Mickey Rourke, nome d'arte di Philip André Rourke Jr., nato a Schenectady il 16 settembre 1952, che oggi compie 70 anni. Cresciuto nei sobborghi di Miami, da giovane ha praticato il pugilato vivendo anche una breve esperienza da pugile professionista negli anni Novanta. Ha debuttato sul grande schermo con un piccolo ruolo nel film “1941 - Allarme a Hollywood” (1979) di Steven Spielberg, ma la parte che lo fece conoscere al grande pubblico è quella dell'enigmatico fratello maggiore di Matt Dillon nella storia sulle problematiche giovanili affrontate in “Rusty il selvaggio” (1983). Negli anni Ottanta è poi diventato un sex symbol internazionale, grazie alla sua interpretazione con Kim Basinger nel discusso “9 settimane e ½” (1986).
Mickey Rourke ha vissuto un periodo di oblio cinematografico, durante il quale è tornato sul ring. Poi, con l'interpretazione del film “The Wrestler” nel 2008, pellicola che si è aggiudicata il Leone d'oro alla 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica grazie soprattutto alla sua interpretazione, ha vinto il suo primo Golden Globe e il prestigioso Independent Spirit Award. Nel giorno del suo compleanno lo rivediamo in un'ospitata del 2019, a "Live - Non è la d'Urso", in cui l'attore ha parlato delle vecchie ruggini con Robert De Niro. "Gli dissi che ero felice di lavorare con lui, ma De Niro mi rispose che era meglio non parlare", ha ricordato Rourke. "Ha ferito i miei sentimenti".