L'artista è riuscito a imporsi nel panorama musicale italiano grazie a uno stile da lui stesso definito "tarumbò", una mescolanza di tarantella e blues
Era il 1995 quando Pino Daniele, presentato da dei giovanissimi Amadeus e Federica Panicucci, saliva sul palcoscenico della finale del "Festivalbar" per cantare l'intensa "Resta cu'mme".
Musicista poliedrico con formazione nel blues, l'artista è riuscito nei suoi quarant'anni di carriera a imporsi nel panorama musicale italiano grazie a uno stile unico da lui stesso definito "tarumbò". Ovvero una mescolanza di tarantella e blues, testimonianza della canzone napoletana in chiave moderna nel mondo.
Proprio la città di Napoli, dove Daniele è nato, ha voluto rendergli omaggio dopo la scomparsa, avvenuta il 4 gennaio 2015, dedicandogli una via vicino alla sua casa natale.