L'attore nel 1997 parlava di amore e corna: “Ne ho messe e ne ho avuto ma me le tengo”
È il 1997 e sul palco del Teatro Parioli, ospite di Maurizio Costanzo, c’è uno dei più grandi attori italiani di sempre: Vittorio Gassman, che morirà all'età di 77 anni il 29 giugno 2000.
Mattatore del teatro e del cinema di casa nostra, grazie a un carisma e a una presenza scenica impareggiabili, Gassman fu un gigante nella stagione dorata della commedia all’italiana negli anni ’60, insieme ad altri attori come Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Alberto Sordi e a registi del calibro di Dino Risi, Mario Monicelli e Ettore Scola. Il suo nome è legato a film che hanno segnato un’epoca come “I Soliti ignotii” e ‘”I nuovi mostri”.
Nel salotto tv di Maurizio Costanzo, seduto accanto a una giovane Barbara d’Urso, Gassman parlava di amore e tradimenti: “Non ho pregiudizi in amore, rispetto a omosessuali e bisessuali ma non mi piace quando l’amore, che deve essere un gioco, viene utilizzato e strumentalizzato da squadre che si alleano contro qualcosa”, spiegava il grande attore. “Non ho pregiudizi verso le corna, le trovo affettuose. Qualcuno ne ho messa, sicuramente ne ho avute di più ma me le tengo perché mi piacciono, mi fanno anche da adornamento”, affermava Gassman scatenando le risate della sala.