Ospite a Jazz Meeting, il pianista racconta il lavoro basato sul capolavoro di Andrew LIoyd Webber & Tim Rice
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Uscito lo scorso 3 aprile in contemporanea in tutto il mondo pubblicato dall’etichetta Alobar, “Piano Variations On Jesus Christ Superstar” è il nuovo album di Stefano Bollani, dato alle stampe a cinquanta anni esatti dall'uscita del capolavoro di Andrew LIoyd Webber & Tim Rice. Bollani ha solo 14 anni quando vede per la prima volta il film "Jesus Christ Superstar" ed è per lui un’esperienza travolgente: si innamora della musica, della storia, dell’atmosfera, delle scene e impara presto tutte le parole dei testi, ma non osa, ai tempi, suonarne la musica.
Non è casuale la scelta del pianista di pubblicare il disco nel periodo pasquale, come lo stesso Bollani, gradito ospite a “Jazz Meeting” ci dice: "Si, ho iniziato a riflettere sulla possibilità di realizzare l’album circa un anno fa e proprio in quel periodo mi sono accorto che quest’anno sarebbe stato il 50esimo dalla pubblicazione del capolavoro di Andrew LIoyd Webber & Tim Rice e che sarebbe stato particolarmente significativo farlo uscire a Pasqua".
Il pianista racconta: "Dopo avere avuto l’autorizzazione dallo stesso Andrew LIoyd Webber a trattare il materiale, ho iniziato a lavorarci, cercando di rispettare lo spirito originale della composizione. Fin da ragazzo fui fortemente interessato da 'Jesus Christ Superstar', per questo oggi sono contento di pubblicarne una versione di piano 'solo'. Pochi musical hanno, a mio parere, tanto materiale interessante al proprio interno, che va dal rock inglese a Šostakovič".
Disco perfetto per dimostrare che non ci sono confini nella musica...
Si, sai bene Giancarlo che nella mia carriera ho cercato di non porre limiti o “paletti” tra i generi musicali quando si definisce in un certo qual modo si limita, io invece ho sempre preferito spaziare, in particolare filtrando questo capolavoro attraverso il mio vissuto, sono stato particolarmente soddisfatto di aver messo in risalto aspetti particolari, nel tanto materiale contenuto nel disco. I generi musicali sono secondo me astrazioni che ha invento l’uomo per definire. Mettendo in campo "Piano Variations On Jesus Christ Superstar" ho avuto la conferma che come tutti i capolavori questa composizione ti può portare suonandola, in altre dimensioni musicali.
In "Superstar" troviamo anche il Bollani cantante
Credo che la voce in “Superstar” serva ad accompagnare il mio pianoforte, in questo caso mi sono dato un immagine che è quella di Giuda che la sussurra a Gesù durante l’Ultima Cena. Nel brano ai cori ci sono inoltre le donne della mia vita: mia sorella Emanuela, mia moglie Valentina e mia figlia Frida. “Piano Variations On Jesus Christ Superstar” è anche nella versione del doppio vinile da 180 grammi, con mia moglie Valentina Cenni che ha curato benissimo la grafica e le immagini. Un “regalo” che abbiamo voluto fare a tutte le persone che amano avere un disco vero e proprio, piuttosto che scaricarlo. Ringrazio Valentina che passando molto tempo insieme a me e amandomi molto, è in grado di connettersi con le mie idee.
Nella non esistenza di un "confine" tra i generi ti sei ispirato a Frank Zappa che è stato uno dei tuoi punti di riferimento...
Con lui sono cresciuto sia musicalmente che nella mie esperienza live; mi piaceva il suo mostrarsi, il suo stare sul palco, probabilmente qualcosa di ciò che io oggi propongo al pubblico, viene da lì. Zappa ha rappresentato molto per me ed anni fa pubblicai anche un disco dedicato alla sua musica.