La cantante e compositrice ha debuttato con grande successo come poetessa e racconta a Tgcom24 la sua esperienza
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
Cantante, musicista e compositrice, Viola Nocenzi ha sempre amato muoversi in diverse direzioni. L'artista, nostra graditissima ospite a "Popular", ha scoperto recentemente anche la sua vena di poetessa, dimostrando se ancora ce ne fosse bisogno, la sua poliedricità. In precedenza Viola aveva dato alle stampe anche il suo primo libro "Pensiero Viola" scritto con Leonardo Lodato, un volume in forma epistolare che il pubblico ha accolto con grande favore. Lei stessa ci spiega come la sua vena poetica sia emersa.
"Lo scorso settembre - dice Viola Nocenzi -, ho iniziato a comporre versi, mettendo in stand by il mio nuovo album che comunque pubblicherò successivamente. Ho trovato un bloc notes e annotando pensieri e scrivendo circa duecento poesie, ho dato vita a un processo creativo nato del tutto spontaneamente. E' stato mio padre Vittorio a sapere per primo questa cosa, gliene ho parlato al telefono e mi ha chiesto di fargli avere dei versi scritti da me".
E lui come ha reagito?
Lui li ha letti, mi ha richiamato e ho capito che leggendoli si era commosso, non me l'aspettavo perché non ha avuto una reazione del genere nemmeno quando pubblicai il mio primo disco. Ho fatto leggere le mie poesie anche a mia madre e anche lei ha espresso giudizi estremamente positivi. Il giudizio dei miei genitori, mi ha indotto a inviare i miei versi ad Assemblea Teatro un gruppo nato 50 anni fa a Torino e che fa teatro ad altissimi livelli; si occupa di arte in maniera interdisciplinare per tutto il mondo. Lo scrittore Renzo Sicco ne è fondatore, grande amico di Sepulveda, ha realizzato con lui l'ultimo romanzo del grande scrittore.
E cosa è successo?
Assemblea Teatro aveva lavorato per il Banco del Mutuo Soccorso il gruppo di mio padre Vittorio e di mio zio Gianni in varie tournée; Sicco mi ha dato un riscontro estremamente positivo mi ha chiamato dicendo che aveva deciso di farmi debuttare come poetessa dieci giorni dopo, in uno spettacolo che si chiama "EcoAgorà" che comprende teatro, danza e musica con artisti, ballerini e musicisti, durante il quale si leggevano anche versi di molti poeti. Sicco mi ha chiamato dicendo che avevano deciso di inserire una trentina delle mie poesie nello spettacolo; è stata per me una grande emozione dal momento che "EcoAgorà" ha girato moltissimo non solo nei teatri, ma in tante altre location come per esempio i carceri minorili".
Da tempo ormai pubblichi in rete playlist musicali, con brani che sono stati per te particolarmente significativi...
Ogni brano della playlist è accompagnato da un mio scritto, quindi cerco di dare alle mie scelte musicali un senso anche dal punto di vista narrativo. Quello del comporre versi è un processo spontaneo, non ho fatto niente a tavolino, ho comunque studiato la poesia; amo molto Ungaretti e l'ermetismo delle sue poesie la mia formazione è letteraria mio padre è musicista, ma già dai tempi del Banco del Mutuo Soccorso, si occupava anche dei testi, mia madre è un'insegnante di italiano e filosofia, la mia formazione è stata umanistica.
Gettiamo lo sguardo sul futuro...
Iniziare a scrivere poesie è stato un vortice di emozioni, vorrei fare un audiolibro con i miei versi, declamati da attori professionisti, magari intramezzati da mie composizioni musicali, con lo scopo di renderli fruibili agli ipovedenti. Musica e poesia hanno entrambe un ritmo, e io nei due campi uso tempi "dispari", come accadeva ai tempi del Prog, con la scrittura che "nasce" dalla musica. Nel frattempo sto continuando ad avere soddisfazioni con "Viola", il mio disco, che è ancora programmato dalle radio in Inghilterra, ma anche in Italia.