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Lo spettacolo "We All Love Ennio Morricone" a Milano

Ospite Luigi Caiola, manager e produttore di Ennio Morricone, che ci parla del suo legame con il Maestro

di Giancarlo Bastianelli
21 Mar 2025 - 17:38
 © Ufficio stampa

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Straordinario appuntamento a Milano sabato 23 e domenica 24 marzo al Teatro Lirico "Giorgio Gaber", con "We All love Ennio Morricone", suggestivo tributo alla musica del grande compositore, premio Oscar alla carriera. Sul palco l'orchestra sinfonica Vivas! Lab e il coro Polifonico Santa Cecilia di Inzago. Lo spettacolo di teatro-concerto racconta l’avventura unica del compositore fra musica, parole e immagini assieme ai musicisti che accompagnarono Morricone nelle registrazioni in studio e nei concerti dal vivo. Un progetto pensato per riportare sul palco e fra la gente il Morricone “musicista”.

Nostro gradito ospite a Popular, Luigi Caiola, manager e produttore di Ennio Morricone, che ci parla del suo legame con il Maestro, con cui ha realizzato oltre 250 concerti in tutto il mondo e 15 tra cd e dvd, ottenendo riconoscimenti prestigiosi come un Disco di Platino, due Dischi d’Oro e due Grammy Nominations. Gli anni dei concerti live di Morricone sono centrali nella sua carriera e approdarono, grazie alla tenacia proprio di Caiola, all’Oscar alla Carriera conferito al compositore.

Cosa ha rappresentato per te portare al pubblico dal vivo nei concerti, un personaggio del calibro di Ennio Morricone?

La più straordinaria avventura della mia vita, dice Caiola, in merito al lungo itinerario musicale percorso con il Maestro.  Mi presentai a casa sua ormai tanti fa nel '97, con lo scopo di proporgli la realizzazione di un disco. Inaspettatamente per me accettò la proposta e la pubblicazione divenne un cofanetto, che comprendeva i vari generi che Morricone aveva trattato nella sua carriera, non soltanto le colonne sonore. Poi chiesi al Maestro di realizzare due concerti alla Barbican Hall nel 2002, lui accettò a patto di farne soltanto due. Tale fu il successo, che ne facemmo 250 in tutto il mondo.

Cosa ha rappresentato per te, ma in generale per la musica, Ennio Morricone?

Una grande etica artistica, nessuna delle sue note era scritta "a caso", era pensata ripensata e sofferta. Sapeva come pochi "mettersi al servizio" delle persone con le quali collaborava. Una poliedricità che ha forgiato seguendo gli studi accademici, una formazione musicale, che lo ha portato nella sua carriera di compositore e musicista, ad affrontare qualsiasi tipo di "sfida". Lo ha fatto seguendo i suoi maestri, primo fra tutti Goffredo Petrassi. Curava ogni aspetto della collaborazione con altri artisti: registi, musicisti o altro. Proprio queste solide basi, gli hanno permesso di osare in campo musicale, donando al pubblico composizioni immortali.

Com'era Ennio Morricone nella vita di ogni giorno? Cosa ti colpiva in lui?

Certamente la sua umiltà e la sua modestia, da non confondere con la consapevolezza di essere portatore di una azione creativa di grande importanza. Ha sempre considerato la musica qualcosa di sacro. Una persona grande nella sua semplicità, dote che lo portava a dirigere i concerti in maniera molto pacata. Non era facile far arrivare al pubblico il suo messaggio, lui ci è riuscito perfettamente, anche grazie al rapporto che ha costruito con i suoi musicisti. Con loro ha avuto un legame artistico che il pubblico ha non solo capito, ma anche apprezzato.

Il percorso che lo portò al premio Oscar alla carriera: cosa ricordi di quel periodo?

Mi adoperai molto per l'Oscar, accompagnai Morricone per la quinta nomination, quella per il film "Malena", rimasi molto male per il mancato riconoscimento. A quel punto feci quanto era nelle mie possibilità, cercando di fare in modo che gli fosse conferito l'Oscar alla carriera. Riconoscimento che vale secondo me di più rispetto a quello per un singolo film. La visibilità dei concerti fu fondamentale per l'Oscar.

Cosa accadrà nei concerti a Milano?

Del progetto che porteremo sul palcoscenico al Teatro Lirico "Giorgio Gaber", fanno parte molti musicisti che hanno lavorato con Morricone, con l'attore Luigi Petrucci in veste di narratore. Tutti insieme cercheremo di ripercorrere la carriera di un musicista e compositore unico, portandolo ancora una volta al pubblico, con lo scopo di farlo conoscere anche alle nuove generazioni.

Sul palco del Teatro Lirico "Giorgio Gaber" oltre all' l'orchestra sinfonica Vivas! Lab e al coro Polifonico Santa Cecilia di Inzago si esibiranno: Susanna Rigacci, voce solista; Marco Massimi, basso elettrico; Nicola Costa, chitarre; Paolo Zampini, flauto; Nello Salza, tromba e flicorno; Massimiliano Costanzi, trombone; Marco Venturi corno francese; Gianfranco Borrelli, viola; Maurizio Trippitelli, percussioni. La direzione è affidata al Maestro Ludovico Fulci, collaboratore di Ennio Morricone per oltre trent’anni, in studio e nei concerti.

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