Misurano anche i feti e i prematuri. Standard valido a livello globale
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La crescita ideale del bambino dal concepimento alla nascita ha nuovi standard internazionali. Misure del feto e del neonato applicabili ovunque a prescindere dall'origine etnica. Le tabelle sono state messe a punto grazie a uno studio della University of Oxford descritto su The Lancet.
Misure per il feto e i prematuri - José Villar, autore principale dello studio, spiega: "Ci sono già degli standard dell'Oms per i bambini dalla nascita fino ai cinque anni che sono usati in 140 Paesi del globo. Adesso ci saranno degli standard internazionali anche per il feto in sviluppo e il neonato. Questi aiuteranno a identificare segni di malnutrizione, deperimento e sovrappeso a uno stadio più precoce per mettere in atto azioni preventive mirate a ridurre problemi di salute a lungo termine, come diabete e ipertensione".
Da cento tabelle a una - Attualmente, la crescita fetale e la misurazione dei neonati si riferisce a cento diverse tabelle elaborate localmente. Queste descrivono solo come il bambino è cresciuto in una particolare popolazione o regione in un determinato tempo, piuttosto che come un bambino dovrebbe crescere quando le madri hanno una corretta salute e nutrizione e un adeguato status socioeconomico. I nuovi standard non sono più descrittivi ma prescrittivi e correggono questa situazione.
Stephen Kennedy, tra gli autori della ricerca, precisa: "In una parte di una nazione un feto o neonato possono essere giudicati piccoli, ma in salute in un'altra regione. Questo può portare a diagnosi inaccurate e a terapie non necessarie o mancanti".
La ricerca in due fasi - Il progetto Intergrowth ha raccolto i dati di crescita da bambini provenienti da otto popolazioni diverse nati da più di 4mila mamme sane e ben nutrite in Italia, Brasile, Cina, India, Kenia, Oman, Regno Unito e Stati Uniti. Sono stati utilizzati degli scanner a ultrasuoni ogni cinque settimane a partire dall'inizio della gravidanza.
Nel secondo studio complementare sono stati esaminati ventimila bambini nati tra la 33esima e la 42esima settimana di gestazione selezionati usando gli stessi criteri della ricerca precedente. Le misurazioni sono state fatte entro dodici ore dalla nascita.
I nuovi studi saranno confrontabili - Il nuovo sistema è stato accolto con entusiasmo dai pediatri italiani. Giovanni Corsello, ordinario di pediatria all'Università di Palermo e presidente della Società italiana di pediatria, sottolinea: "E' una svolta epocale per i medici e per la ricerca scientifica avere un sistema di misurazione universale e molto più preciso delle attuali e numerose tabelle e curve percentili utilizzate fino a oggi, che contengono diverse zone grigie soprattutto quando si tratta di misurare i piccoli pretermine o scovare patologie prima della nascita".
Conclude Giovanni Corsello: "Sono universali e ciò permetterà di svolgere studi nel mondo finalmente confrontabili fra loro, oggi molto difficili da realizzare perché i dati finora erano raccolti in modo difforme".