Un'equipe della Temple University, negli Usa, ha impedito la replicazione del ceppo HIV-1 a livello genetico grazie all'azione di "taglio" di una molecola proteica
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La lotta all'Aids registra una conquista importante. Un team di ricercatori della Temple University, negli Stati Uniti, è riuscito a "rimuovere" completamente il virus HIV da un gruppo di cellule in laboratorio. E' la prima volta che una simile operazione viene realizzata a livello genetico, grazie a uno speciale enzima capace di "scovare" e "ritagliare" le sequenze di Dna destinate alla replicazione del virus.
Una scoperta storica - Negli ultimi cinque anni si sono registrati molti progressi nell'ambito della controllo e della cura dell'Aids. Nessuno, però, era mai riuscito a intervenire sul meccanismo di replicazione del virus a livello genetico. In particolare i ricercatori della Temple University sono riusciti a "cancellare" in laboratorio il ceppo HIV-1, la forma più facilmente trasmissibile dell'agente patogeno prevalentemente localizzata in Europa, America e Africa centrale. Il controllo e l'eliminazione di questo virus sono essenziali anche nei casi di "bassa" replicazione nel Dna, perché potrebbe provocare indebolimento del muscolo cardiaco, malattie delle ossa e renali e disturbi neuro-cognitivi.
L'enzima "cacciatore" - Per individuare ed eliminare il virus, il team coordinato dal professore Kamel Khalili ha utilizzato uno speciale enzima capace di "scovare" le parti del Dna "infettate" dell'HIV-1. Operando un "taglio" all'inizio e alla fine di queste sequenze genetiche, la molecola "cacciatrice" impedisce la replicazione del virus e "salda" le due estremità della stringa di Dna orfane del pezzo mancante. Il risultato è l'isolamento di una sequenza genetica dell'HIV-1.
Verso una cura definitiva - In futuro le implicazioni di questa ricerca potrebbero rivelarsi determinanti per la cura definitiva dell'Aids. "E' la prova che ci stiamo muovendo nella direzione giusta - ha dichiarato Khalili - e presto vorremmo riuscire a rimuovere ogni singola ripetizione genetica del virus dai pazienti". Al momento il metodo dell'enzima "editor" si è rivelato efficace su tre tipologie di cellule fra i principali "bersagli" del virus HIV-1.