L'Osservatorio per le malattie rare: "È una svolta epocale, dovrebbe essere così anche per le persone con malattie rare che utilizzano terapie croniche"
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Sono oltre 200 gli antidiabetici orali passati ufficialmente dalla classificazione A-Pht alla fascia A, la cui distribuzione si sposta prevalentemente dalla DPC alla Convenzionata. Lo prevede la determina dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), pubblicata in Gazzetta ufficiale il 10 maggio.
Gli oltre 200 antidiabetici, presenti nell'elenco stilato dall'Aifa, potranno essere ritirati dai pazienti direttamente in farmacia e non più in ospedale. Una decisione che, secondo Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, "va incontro alle esigenze delle persone, perché facilita l'accesso al farmaco e la possibilità dell'aderenza terapeutica".
Nei giorni scorsi, però, era circolata l'ipotesi di una retromarcia per motivi economici. Per l'osservatorio per le malattie rare, non ci sono dubbi, si tratta di "una svolta epocale che sarebbe utile anche per molte persone con malattia rara che utilizzano terapie croniche e che attualmente devono andarle a ritirare nelle farmacie ospedaliere spesso con disagi importanti".
L’elenco vincolante include i medicinali della classe delle gliptine, in particolare gli inibitori della dipeptil-peptidasi-4 (DPP-4) in monoterapia e in associazione, a eccezione di quelli in combinazione con le gliflozine.