Bere cinque o sei bicchieri al giorno per un lasso di tempo lungo aumentano l'insorgenza di patologie tumorali all'apparato digerente. Lo rivela uno studio realizzato dall'Istituto Mario Negri
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Anche negli anziani l'alcol è un fattore di rischio per l'insorgenza di tumori. Un consumo elevato di alcol negli over 60 risulta infatti associato a un forte aumento di rischio di cancro nell'alto apparato digerente. E' quanto emerge dallo studio "Alcol e rischio di cancro nella popolazione anziana italiana", promosso dall'Osservatorio Permanente sui Giovani e l'Alcool (Opga) e realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia dell'Istituto Mario Negri di Milano.
A coordinare lo studio il professor Carlo La Vecchia e il dott. Claudio Pelucchi, del "Mario Negri". "La ricerca - commenta La Vecchia, in base a quanto rende noto l'Opga - si proponeva di quantificare gli effetti del consumo di alcol sulla salute della popolazione anziana riguardo ai rischi di 13 malattie tumorali. Si tratta di uno studio condotto su 5700 soggetti tra i 60 e gli 80 anni".
La ricerca ha evidenziato che nei giovani anziani (60-69enni) e negli ultra-settantenni risulta confermato un forte aumento di rischio di cancro di cavo orale e faringe, esofago, pancreas e laringe a livelli molto elevati di consumo di alcol (ovvero, 5 o più bicchieri al giorno). Per consumi lievi o moderati di alcol, ovvero fino a meno di 3 bicchieri al giorno, i rischi di tumore dell'alto apparato digerente erano aumentati del 20-30% circa.
"Per le tipologie di tumori non elencate in precedenza - spiega Pelucchi - in questo studio non sono emersi aumenti di rischio nei bevitori, nemmeno a livelli elevati di consumo di alcol". Non è stata poi trovata nessuna relazione tra un consumo moderato regolare e l'insorgenza di tumori al colon-retto e la mammella.
Per quanto riguarda le donne, in particolare, non sono stati registrati casi di tumore e "si può ipotizzare che le ultrasessantenni prese in considerazione dallo studio presentassero uno stile di vita e uno stile alimentare salutare rispetto alle popolazioni studiate sullo stesso tema in altri contesti nazionali". Lo studio, infine, ha concluso che - a differenza di quella del fumo - la cessazione del consumo di alcol non diminuisce a breve termine il rischio di tumore alcol-correlati.