Il 46% della popolazione italiana è in sovrappeso, il fumo è sempre più diffuso tra i giovani e insidia la salute delle donne
© -afp
L'indagine Istat "Aspetti della vita quotidiana" mostra come sugli stili di vita, in Italia, ci sia ancora molto da fare. Quasi metà della popolazione italiana è in sovrappeso o obesa, 1 persona su 6 esagera con l'alcol e 1 su 5 fuma. Segnali di allarme arrivano anche dai più giovani, con un terzo dei bambini con meno di 10 anni che ha un peso eccessivo e 1 adolescente su 30 che consuma alcolici con una certa regolarità.
La rilevazione, che si riferisce al 2023, mostra che il 18,7% della popolazione con più di 11 anni è fumatore (era il 19% nel 2022) e il 3,5% fuma più di 20 sigarette. L'abitudine al fumo continua a essere più diffusa tra gli uomini che tra le donne (22,3% contro 15,2%), tuttavia nel tempo la forbice si sta assottigliando, per la contrazione dell'attitudine al fumo tra gli uomini a fronte di una relativa stabilità del dato tra le donne. Il fumo tende inoltre a essere più frequente tra i più giovani, con un picco tra le persone di 25-34 anni (26,9%).
Sono 8 milioni le persone che consumano abitualmente una quantità eccessiva di bevande alcoliche o che dichiarano di essersi ubriacate. Tra gli uomini la quota è pari al 21,2% mentre tra le donne è pari al 9,2%. Se gli over-65 superano le quantità raccomandate con il consumo abituale di vino, soprattutto durante il pasto, tra i giovanissimi (11-17 anni) - che non dovrebbero consumare affatto alcol - il 15,7% ha bevuto almeno una bevanda alcolica nell'anno e il 2,8% ha un consumo settimanale, se non giornaliero, o l'abitudine al binge drinking.
Trend negativo per quanto riguarda il peso in eccesso. Nel 2023 il 46,3% delle persone dai 18 anni in su è in eccesso di peso: tra queste il 34,6% è in sovrappeso e l'11,8% in condizione di obesità. Il dato, nel complesso, è stabile rispetto all'anno precedente.
Preoccupa il sovrappeso nei minori. Nel biennio 2022-2023 più di un ragazzo su quattro in età compresa tra 3 e 17 anni (il 26,7%) è in eccesso di peso. La percentuale raggiunge però il 33% nella fascia 3-10 anni.
Segnali di lieve miglioramento per quel che riguarda l'attitudine a svolgere attività fisica: nel 2023 è pari al 35% la quota di persone sedentarie dai 3 anni in su, con un calo di 2,2 punti rispetto all'anno precedente e di sei punti rispetto a 10 anni prima.
Per quanto riguarda in particolare le donne, dalla relazione al Parlamento appena pubblicata sulle azioni di promozione e di sostegno della Medicina di Genere a cura del ministero della Salute, emerge una maggiore presenza di malattie croniche e di sofferenza psichica. In particolare, tra le donne si registrano 149,6 casi per 1.000 di una malattia cronica grave rispetto ai 144,7 casi per 1.000 tra gli uomini. La differenza si amplia se si guarda alla presenza di due o più malattie croniche: ne soffrono 244 donne per 1.000 contro 170 uomini.
In positivo, le donne sembrano vincenti sul fronte degli stili di vita: gli uomini infatti mostrano tassi più elevati di mortalità evitabile (21,7 per 10.000 abitanti contro 11,6). In particolare, lo svantaggio maschile è soprattutto spiegato dalla componente "prevenibile", ossia quella maggiormente legata agli stili di vita. Per la mortalità prevenibile il valore degli uomini è, infatti, pari a 14,9 per 10 mila, mentre per le donne è pari a 5,6, poco più di un terzo di quella maschile.