Volontari "guariti" dopo sei mesi di reintroduzione controllata dell'alimento nella dieta sotto l'occhio attento dei medici
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L'antidoto all'allergia alle arachidi, che colpisce soprattutto i bambini, potrebbe essere la somministrazione controllata delle stesse noccioline americane. Una reintroduzione a piccole dosi nella dieta potrebbe aiutare a superare le reazioni spropositate del sistema immunitario. Questo il risultato di uno studio condotto presso l'Addensbrooke's Hospital di Cambridge e pubblicato su The Lancet.
Lo studio - L'allergia alle arachidi è molto grave, può portare allo shock anafilattico e, in qualche caso, alla morte. I ricercatori hanno sottoposto allo studio 85 bambini e ragazzi di età compresa tra sette e 16 anni. Questi, alla fine, sono riusciti a mangiare l'alimento fino a poco prima letale.
Step by step - Gli studiosi spiegano: "E' fondamentale partire con piccoli passi. Ai ragazzi allergici è stato dato inizialmente l'equivalente di un settantesimo di nocciolina americana al giorno mischiata ad altri cibi, poi la quantità è stata man mano aumentata. I volontari sono stati tenuti sotto controllo per le reazioni prima in ospedale e poi da casa".
"Guariti" dopo sei mesi - Il loro sistema immunitario è stato in qualche modo "accompagnato" all'accettazione delle arachidi e dopo sei mesi l'84% era in grado di tollerarne fino a cinque al giorno, in rari casi anche dieci. Ora si dovranno attendere ulteriori validazioni scientifiche, ma il trattamento potrebbe presto diventare una cura adottata in tutto il Regno Unito.