Secondo uno studio dell'Università di Edimburgo la causa principale sarebbe la minore esposizione ai raggi solari e il conseguente abbassamento di vitamina D
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Il rischio di contrarre il morbo di Alzheimer aumenta per chi vive in zone dal clima freddo e poco soleggiato. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Edimburgo, in Scozia, che individua la causa nella minore esposizione e il conseguente abbassamento dei livelli di vitamina D, associato all'insorgenza della patologia neuro-degenerativa. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Daily Mail.
Il rischio aumenta con la latitudine - La ricerca è stata condotta su cittadini svedesi e scozzesi, suddivisi per collocazione geografica e latitudine. I risultati hanno evidenziato che chi viveva nella parte più settentrionale del paese sviluppava una probabilità superiore dalle due alle tre volte di sviluppare la malattia rispetto a chi abitava nelle regioni del sud.
In pratica aveva più chance di evitare l'Alzheimer chi nel corso dell'anno poteva contare su un numero più elevato di giorni di sole. L'importanza della luce solare e della vitamina D rappresenta un elemento centrale per la prevenzione della malattia, al pari della correttezza dell'alimentazione e dello stile di vita.