LA NUOVA TECNICA SU SCIENCE ADVANCES

Alzheimer, svelato dai raggi X il legame tra intestino e cervello nello sviluppo della malattia

Un disequilibrio nei batteri dell'apparato digerente può causare sostanze tossiche che rischiano di scatenare il morbo. Passo avanti importante per la diagnosi precoce e per individuare nuovi bersagli terapeutici

03 Feb 2025 - 17:12
 © Ansa

© Ansa

I raggi X emessi dal sincrotrone del centro europeo Esrf a Grenoble, in Francia, hanno permesso di svelare lo stretto legame esistente tra intestino e cervello nella malattia di Alzheimer. Un disequilibrio nei batteri, che colonizzano l'apparato digerente, può infatti portare alla produzione di sostanze tossiche che rompono la barriera che normalmente separa il cervello dal resto del corpo, causando infiammazione e scatenando l'Alzheimer.

Importante passo avanti

 La nuova tecnica, pubblicata sulla rivista Science Advances, è stata descritta nello studio coordinato dall'Italia, con Alessia Cedola dell'istituto di Nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma e Claudia Balducci dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. I risultati potrebbero costituire un passo avanti importante per la diagnosi precoce e per l'identificazione di nuovi bersagli terapeutici. 

I neuroni che fanno comunicare intestino e cervello

 Negli ultimi anni molte ricerche hanno dimostrato che l'intestino e il cervello comunicano attraverso neuroni posti in entrambi gli organi e che, in questa connessione, il microbiota intestinale svolge un ruolo chiave. "L'ipotesi principale è che i cambiamenti nel microbiota inneschino la fuga di batteri cattivi dall'intestino - chiarisce Cedola - che entrano in circolo e raggiungono il cervello innescando l'Alzheimer, ma le evidenze sono ancora scarse". 

Svolta per il trattamento

 Per far luce sull'argomento, gli autori dello studio hanno scoperto che la tomografia a raggi X costituisce un potente strumento che permette di analizzare i cambiamenti che si verificano nell'organismo con grande precisione e in 3D. "Questa tecnica rappresenta una vera svolta per l'analisi approfondita dell'intestino - aggiunge ancora Cedola - e potrebbe essere fondamentale per la diagnosi precoce e la prognosi della malattia". 

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri