Il nutrizionista Riccardo Borgacci e il geriatra Antonio Sgadari parlano a Tgcom24 dei programmi online per avere addominali da favola in poco tempo
di Stefania Bernardini© Dal Web
Sui social sono sempre più frequenti gli annunci di app di fitness e yoga che promettono addominali da favola e una forma fisica perfetta con soli 15 minuti di allenamento al giorno. L’inghippo? Vengono promosse come gratuite, ma una volta scaricate, dopo qualche sessione di prova, si deve sottoscrivere un abbonamento a pagamento per poter continuare. Ma il problema non è tanto la scelta o meno di abbonarsi, quanto le false promesse che vengono pubblicizzate per convincere gli utenti. In molti casi la promozione viene fatta da persone un po' in là con gli anni, ma fisicamente in forma, che sostengono di aver trasformato completamente il loro corpo grazie all'app. Tgcom24 ne ha parlato con il nutrizionista e tecnico sportivo Riccardo Borgacci e con il medico geriatra del policlinico A. Gemelli, Antonio Sgadari. Tornare in forma con 15 minuti al giorno di esercizio è una promessa realistica? “Sono messaggi assolutamente fuorvianti - dice Borgacci - possiamo dire che qualsiasi tipo di esercizio in più sia benefico ma da lì a sostenere che si possano avere dei cambiamenti radicali chiaramente siamo al margine della truffa”. Dello stesso avviso è anche il dottor Sgadari: “Sicuramente meglio fare anche poco esercizio fisico piuttosto che niente”, ma “Internet è terreno di caccia per abbindolare le persone e offrire miraggi di dimagrimento con diete favolose o minuti di esercizi di tonificazione”.
Tra gli slogan diffusi in alcune promozioni si tira in ballo anche un miglioramento delle prestazioni sessuali con annunci come “si abbassa il cortisolo si aumenta la libido”.
“Il cortisolo è l’ormone dello stress - spiega Sgadari - ed è dimostrato che l’esercizio fisico aerobico ha un effetto benefico sul tono dell’umore e sul benessere. Ma dire si abbassa il cortisolo si aumenta la libido è chiaramente uno specchietto delle allodole”. Per Borgacci “il cortisolo non è un nemico dell’essere umano”, in certe circostante si alza ma “da letteratura scientifica è una reazione provvisoria”. “Dire che se ti alleni hai dei miglioramenti di vario genere sul tono dell’umore, sulla riduzione dei livelli di stress - sottolinea il nutrizionista - è vero. Però tirare in ballo un meccanismo complesso come quello della libido è estremamente fuorviante e adescante”.
Con un’app una persona sedentaria, che non ha mai o quasi mai fatto sport in vita sua, segue un allenamento guardando un istruttore sullo schermo senza avere una supervisione o un controllo sull’esecuzione del movimento. Può rischiare di farsi male? “Solitamente si tratta di attività a basso impatto che difficilmente possono nuocere a una persona, a meno che non sussista una condizione medica, per esempio un’artrosi” è la risposta di Borgacci che però segnala quanto il concetto valga anche sulla loro efficacia. “Un’attività a basso impatto - continua - ha basse percentuali di nuocere ma anche scarse probabilità di arrecare dei reali benefici. Il che va ad annullare completamente tutto quello che è l’obiettivo di questi protocolli”.
Antonio Sgadari punta l’attenzione sulle persone di una certa età. “Che con la app di yoga si riesca a cambiare la figura radicalmente, da grande sovrappeso a diventare scolpito con 15 minuti al giorno, mi sembra un po’ forzato. Ma c’è da fare attenzione anche ai problemi di postura, piccoli traumi. Tutti noi dobbiamo fare esercizio fisico, ma se si è sopra i 65 anni è giusto affidarsi a persone esperte perché ci sono delle regole nell’esecuzione dell’esercizio fisico”. Anche una persona sedentaria che non abbia mai fatto palestra forse dovrebbe “prima imparare a fare gli esercizi, poi potrebbe passare a usare delle app”.
Per il nutrizionista Borgacci “usare queste app costantemente non darebbe comunque un risultato in termini di dimagrimento” perché il “problema è che sostanzialmente il dimagrimento si fa a tavola. L’attività sportiva muove anche il meccanismo dell’appetito. Quindi se a una persona in sovrappeso si dicesse adesso tu cammini 10 km tutti i giorni, questa persona inizialmente avrebbe un beneficio ma poi il meccanismo di equilibrio porterebbe a un aumento della fame e il dimagrimento si arresterebbe” senza una proposta d’alimentazione equilibrata.
Sul web ci sono anche proposte di programmi d’allenamento di yoga da fare con una sedia. “Lo yoga non è uno sport, è una pratica che fa parte di una radice culturale. Andrebbe praticato quotidianamente con un sistema preciso - evidenzia Borgacci - fare yoga su una sedia è già al di fuori di quello che è questa pratica e questa filosofia”. “Prendere una persona anziana e fargli fare movimenti con una sedia - continua - magari guadagna un pochino di mobilità ma in linea generale o non gli fa niente o gli fa male perché dipende dal movimento che va a fare, magari questa persona sente dolore, si convince che questo dolore è perché non è sufficientemente flessibile, insiste e potrebbe invece infiammarsi”.
Il nutrizionista riconosce che lo yoga sia una pratica esaltata per il suo impatto benefico sulla persona, sulla flessibilità e sull’equilibrio, ma ha spiegato anche che “in un certo momento è stata l’attività con il più alto tasso d’infortuni nella storia dello sport. Perché è stato proposto come una panacea mentre, in realtà, richiede un certo tipo di funzionalità. Quindi a un certo punto c’erano in America degli istruttori che spingevano anche a fare yoga in maniera abbastanza massiccia e le persone non sportive, non condizionate, si facevano male”. Per il dottor Sgadari con esercizi di yoga con la sedia “quello che si può ottenere in 15 minuti al giorno tutti i giorni è un miglioramento della flessibilità, dell’articolarità, forse della coordinazione e dell’equilibrio e una generale, moderata, tonificazione. Basta, tutto il resto è fuffa”.
“Perché illudersi costa meno fatica che allenarsi. Lo stesso giochino viene fatto su integratori alimentari o sui supplementi nutrizionali che migliorano l’erezione o la libido - conclude Borgacci - l’essere umano ha bisogno di credere che ci sia una speranza. È una forma di phishing (truffa online) estremamente di moda”.