I rischi di mortalità sono minori a inizio settimana mentre salgono vertiginosamente nel week-end
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Il giorno ideale per stare sul lettino operatorio è il lunedì. Scelta che si può effettuare,naturalmente, solo in caso di interventi chirurgici programmati. Lontano dall'inizio della settimana si rischia grosso: il rischio di morte a distanza di 30 giorni dall'operazione aumenta. Lo rivela uno studio sul British Medical Journal condotto presso l'Imperial College di Londra.
Motivi non del tutto chiari - Gli esperti hanno passato in rassegna più di 4 milioni di interventi chirurgici programmati di vario tipo, da semplici a complessi, e incrociato i dati a loro disposizione con quelli sui decessi a 30 giorni dalla procedura (in tutto 27.582 morti).
Il 4,5% di questi interventi è stato effettuato nel week end. Lo studio prende le mosse da quello che per i camici bianchi è noto come effetto week-end, ovvero il fenomeno secondo cui chi viene ricoverato per un'emergenza, specie se grave, nel fine settimana ha un rischio più elevato di morire rispetto a un caso analogo con ricovero infrasettimanale.
L'effetto week-end potrebbe essere ascritto a turni di lavoro diversi nel fine settimana, al personale che è in corsia al fine settimana o anche alla carenza di personale il sabato e domenica. Gli esperti britannici hanno visto che in un certo senso l'effetto week-end si vede anche per gli interventi programmati e che anzi per questo tipo di interventi, specie se complessi, il rischio di morte aumenta man mano che dal lunedì ci si avvicina al fine settimana come giorno dell'operazione.