IL REPORT

Droga: calano i consumi di stupefacenti Ma la cannabis oggi si compra sul web

La relazione del dipartimento antidroga fotografa la situazione italiana: cala il volume di consumo ma tra i giovani è in crescita l'uso di cannabinoidi. Rispetto al 2012 incremento del 2,29%

24 Lug 2013 - 13:10
 © Ansa

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Prosegue il trend del calo dei consumi di droga in Italia, ma tra i giovani è in aumento l'uso di cannabis: negli ultimi 12 mesi si registra un incremento del 2,29%. E' quanto emerge dalla Relazione al Parlamento 2013 sull'uso di sostanze stupefacenti elaborata dal Dipartimento politiche antidroga. L'indagine ha rilevato inoltre l'esistenza di un nuovo mercato in espansione: quello degli stupefacenti a base sintetica.

Ma non è tutto. Dalla ricerca emerge che c'è un evidente nesso tra gioco d'azzardo e consumo di droghe tra i più giovani: gli adolescenti con comportamenti di gioco patologico hanno un uso contemporaneo di sostanze stupefacenti pari al 41,7% rispetto ai loro coetanei che non giocano (17,5%).

Spaccio multimediale - Altro che pusher nel parco cittadino o vicoli bui, la nuova frontiera d'acquisto è il web. Si stima infatti che il numero dei siti tematici che offrono sostanze o ne promuovono l'uso, abbia abbondantemente superato nel corso di quest'anno le 800.000 unità. Una decisa progressione se si ricorda il dato riferito al 2008 di circa 200.000. L'analisi ha messo in relazione l'andamento in crescita dei siti dal 2008 al 2013 che pubblicizzano in vario modo l'uso di cannabis con l'andamento dei consumi nella popolazione tra i 15 e i 19 anni. Questa fascia di età, infatti, è quella che più utilizza internet e frequenta i social network. Questi siti, spesso, offrono contemporaneamente anche altre sostanze stupefacenti quali oppiacei cocaina, cannabinoidi sintetici, mefredone e piperazine.

Droga e scuola - L'indagine 2013 sulla popolazione studentesca (un campione di 34.385 soggetti tra i 15-19 anni) rileva le seguenti percentuali di consumatori (una o più volte negli ultimi 12 mesi): cannabis 21.43%, (19,4% nel 2012), cocaina 2,01% (1,86% nel 2012), eroina 0,33% (0,32% nel 2012), stimolanti metamfetamine e/o ecstasy 1,33% (1,12% nel 2012) e allucinogeni 2,08% (1,72% nel 2012).

Tossicodipendenza e carcere - Un ulteriore aspetto rilevante dell'indagine è quello che riguarda il problema dei tossicodipendenti in carcere, per i quali è necessario utilizzare maggiormente le misure alternative al regime carcerario. Secondo dati del Dap, nel 2012 gli ingressi in carcere di soggetti con problemi socio-sanitari correlati alla droga hanno subito una riduzione passando da 22.413 a 18.285 (-18,4%). Il 34,5% dei soggetti entrati in carcere nel 2012 per reati in violazione alla normativa per gli stupefacenti sono usciti in libertà nel corso dell'anno.

Le nuove droghe sintetiche - L'indagine ha rilevato l'esistenza di un nuovo mercato in espansione (quasi esclusivamente gestito via internet), ma che attualmente è sotto controllo attraverso il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del DPA che ha identificato oltre 250 nuove molecole in entrata sul territorio italiano ed europeo come i cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilamine, piperazine e metossietamine.

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